Benvenuti nell'ipermeritocrazia

Tyler Cowen
La media non conta più
Università Bocconi Editore, 2015

Average Is Over di Tyler Cowen si presenta come un polpettone, un misto di analisi, a volte attendibili, congetture fantasiose, opinioni personali sul futuro della società americana.

Secondo Cowen, le conseguenze dei mutamenti tecnologici in atto sulla struttura delle prestazioni lavorative condurranno ad un aumento sempre più marcato nella diseguaglianza dei redditi, con una corrispondente radicale trasformazione della struttura sociale e delle condizioni di vita della popolazione degli Stati Uniti.

Quindi, per la sua impostazione americanocentrica, saremmo tentati di dire che, quello di cui parla Cowen non ci riguarda, essendo nulla più dell'immaginario di un conservatore anglosassone. Ma non è così. Come ho detto altrove, osservare cosa accade negli Stati Uniti significa aprire una finestra sul nostro probabile futuro.

Un Dio-protesi

L'immagine dell'America che ci restituisce il libro di Cowen è quella di una società, sempre più divisa tra poveri e ricchi, in cui la gente deve arrangiarsi da sola. Insomma questo libro non racconta di un mondo in cui tutto va bene.

La particolarità della visione di Cowen è di sostenere da un lato che non c'è possibilità di salvezza per tutti e dall'altro che la risposta individualmente migliore a questa situazione non è la rivoluzione, ma l'adattamento. Ci si può adattare in due modi: riducendo le aspettative ed i consumi per i meno dotati; migliorando la propria competitività attraverso la collaborazione uomo-macchina per i più intelligenti e dotati. [l’uomo è per così dire divenuto una specie di dio-protesi, veramente magnifico quando è equipaggiato con tutti i suoi organi accessori] La macchina della quale Cowen parla è naturalmente la macchina digitale: il computer, e tutto ciò che dal computer discende in termini di nuova tecnologia.

In questa società, divisa tra dotati e non-dotati, il merito, che per Cowen si identifica tout court con la capacità di accumulare denaro, sarà sufficiente per giustificare l'esistenza della diseguaglianza e quindi il possesso del denaro giustificherà sé stesso.

La tendenza a inquadrare le disuguaglianze di reddito in termini di meritocrazia si rafforzerà da sola. Sarà normale che individui validi escano dalla povertà, ma ciò renderà più facile ignorare coloro che restano indietro.

Nonostante le ovvie e prevedibili critiche a posizioni così decisamente ipermeritocratiche * e sebbene nel contratto sociale che propone non contempli la possibilità di secessione collettiva, ma solo individuale, quello di Cowen è un libro a suo modo onesto perché si presenta come un manuale di sopravvivenza per i meno dotati e una fonte di stimoli per i più capaci.

Gli argomenti di cui tratta sono molti e disparati: dal marketing al gioco degli scacchi (da solo occupa una buona metà delle pagine), dalle strategie di ricerca del lavoro all'istruzione, dalla scienza alla politica. Il tutto sempre traguardato in relazione alla collaborazione uomo-macchina.

Istruzione, scienza e "contratto sociale", solo di questi dirò qualcosa.

Ripensare l'istruzione

Qual'è l'obiettivo dell'istruzione? - si chiede Cowen - la risposta è semplice:

un'istruzione migliore deve procurare guadagni migliori

Non ci sono altri obiettivi. Il guadagno è l'unico scopo dell'istruzione e l'unico problema è come arrivarci. Naturalmente, ormai possiamo intuirlo, attraverso la collaborazione con la macchina, ovvero l'istruzione online.

Aspetti economici dell'istruzione online secondo Tyler Cowen

  1. io sarà [in futuro] estremamente a buon mercato
  2. io è flessibile
  3. tecniche innovative applicate all'io consentiranno elevati guadagni
  4. io permette una valutazione molto più precisa dell'apprendimento

Mettiamo un bel gruppo di studenti in un grande "capannone", non a caso il modello si chiama Math Emporium, con 500 computer, aperto 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Lasciamo che gli studenti si presentino quando pare a loro e facciamoli assistere a una lezione online.

L'Emporium di matematica è un centro di apprendimento per lo studio della matematica. Ci sono 537 stazioni di lavoro Apple iMac disposte in postazioni esagonali con sei computer ciascuna. Una grande area meeting è dotata di un sistema di proiezione [..] sale per conferenze più piccole offrono spazio per interagire in un contesto di gruppo a studenti e docenti. Gli studenti possono lavorare su tavolini o rilassarsi su comodi divani. [..] L'Emporium è aperto a chiunque abbia un documento di identità valido Virginia Tech, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana [..] personale Math è disponibile 60 ore a settimana [..] per aiutare gli studenti [..]

Come si concilia tutto questo con il requisito dell'esclusività che contraddistingue le istituzioni scolastiche più prestigiose? Non si concilia, almeno per ora.

Harvard, MIT, Stanford e altre scuole di questo genere possono finire per essere le sole a offrire l'istruzione online. [..] Ma c'è un piccolo neo e resta da veder ese università come Harvard riusciranno a nasconderlo. L'attuale modello economico di Harvard e Princeton è quello di vendere il requisito dell'esclusività e di raccogliere denaro convincendo gli ex allievi a fare donazioni a queste meravigliose ed esclusive istituzioni. [..] Dato il loro modello economico, saranno davvero Harvard e Princeton ad assegnare crediti per i corsi online, per esempio a qualche migliaio di studenti meritevoli in Bangladesh? [..] Non sono sicuro che questo giorno sia vicino [..]

L'apprendimento attraverso la macchina modifica radicalmente le prospettive dell'istruzione, ma non modifica le condizioni di accesso ai crediti di Harvard attraverso cui passa la selezione delle élite e cioè l'accesso facilitato al denaro. Altrove ho parlato di nuovi modelli di istruzione.

La fine della scienza media

Secondo Cowen cesseremo di comprendere parti significative della scienza che stanno alla base dei nostri lavori e delle nostre stesse vite. Ciò non dipenderà da noi, in tanti campi è la scienza stessa a superare i confini di una immediata intelligibilità.

L'affermazione appare discutibile e andrebbe meglio indagata. Potrebbe trattarsi solo di un errore di prospettiva. Dopotutto, si può forse affermare con certezza che le scoperte di Descartes, Newton, Leibniz e Galileo fossero immediatamente comprensibili alla gran parte dei loro contemporanei? E si può forse supporre che, anche oggi, la piena comprensione di queste teorie sia così ovvia per l'uomo di media cultura?

Invece mi sembra più interessante il capitoletto sull'evoluzione concettuale della scienza economica prodotta dalla sempre maggiore disponibilità di informazioni grezze, i Big Data.

Negli ultimi dieci anni, si è assistito a un grande combiamento [..] che non va attribuito ai ricercatori accademici, bensì alle società che operano nel web. Quando queste società mettono a punto i loro modelli economici e cercano di venderli ai loro clienti, tendono a usare una gran quantità di dati grezzi e relativamente non filtrati. perché lo fanno? Semplicemente perché lo possono fare. Facebook, Google, Amazon e le altre società hanno a disposizione una straordinaria quantità di informazioni di alta qualità, più di quanto siano abituati ad averne la maggior parte degli economisti accademici. [..] Nell'approccio a tale tipologia di dati, queste società guardano con un certo sospetto i modelli teorici strutturali. [..] Vanno dritti ai numeri [..]

Dopotutto alla base della moderna concezione copernicana dell'universo c'è l'enorme lavoro sui dati del grande Tychone Brahe. [Sull'importanza dei dati nella statistica d'obbligo un rinvio alle opere di Condorcet]

L'idée d'une statistique descriptive des faits humains n'a cessé de préoccuper Condorcet depuis qu'il fait de l'Arithmétique politique le sujet de ses recherches. Cette vaste discipline dont il rêve, il sent bien qu'elle est à l'échelle de la Société elle-même, et non point à celle des chercheurs individuels. De là ses suggestions pour organiser des services statistiques centralisés, son projet de classification décimale. Une collection immense d'observations constantes et précises aura permis, prévoit-il, d'assujettir au calcul et les résultats des observations, et la certitude de ces résultats (Discours à l'Académie des Sciences, Ar., I, 422).

Negli ultimi tempi anche l'economia, come area di ricerca, ha seguito la stessa strada [..] grandi quantità di dati e una struttura teorica piuttosto debole. La poderosa capacità di macinare dati e la loro accurata raccolta stanno mettendo fuori gioco l'intuizione teorica.

Quali saranno gli effetti sull'economia di questa sospensione del giudizio teorico non è dato sapere. È possibile fare delle congetture.

Alla fine le macchine usurperanno tutte o la maggior parte delle funzioni dell'economista. Lo scienziato sociale del futuro non sarà più un agente indipendente che formula teorie, le mette a confronto con i dati ed elabora il risultato al fine di una publicazione. Lo scienziato del futuro collaborerà in misura crescente con le capacità del computer [..] L'"esperto" potrebbe essere qualcuno addestrato a capire il senso di un risultato prodotto dalla macchina [..]

Un nuovo contratto sociale?

Si passerà da una società basata sulla pretesa che a tutti sia dato uno standard di vita confortevole a una società in cui la gente dovrà arrangiarsi da sola, molto più di quanto non faccia oggi. È pensabile che si tratterà di un mondo in cui un 10-15 per cento della popolazione sarà estremamente ricco e avrà una vita estremamente gradevole e stimolante: qualche cosa di paragonabile ai milionari di oggi, ma con un'assistenza sanitaria migliore.

Il resto del paese avrà, in gran parte, salari stagnanti o persino in discesa in termini di dollari, ma molte opportunità di spassarsela a buon mercato e anche di ricevere un'istruzione a buon mercato. Molte di queste persone vivranno abbastanza bene, se saranno capaci di trarre giovamento da tutti i servizi gratuiti o semigratuiti che la moderna tecnologia renderà disponibili.

Nel nostro futuro ci saranno più ricchi di quanti non ce ne siano mai stati in precedenza, ma anche più poveri, comprese persone che non hanno accesso ai servizi publici di base. Invece di portare in pareggio il nostro bilancio, aumentando le tasse o diminuendo i benefici statali, lasceremo che i salari reali di tanti lavoratori diminuiscano, permettendo che si crei un nuovo sottoproletariato. E non sapremmo come a tutto questo si possa porre fine. Ciononostante ci sarà un periodo stranamente pacifico, con l'invecchiamento generale della società americana e il proliferare di tante fonti di divertimento a buon mercato.

Se questo accadesse vorrebbe dire che il contratto sociale è stato disdetto. Posto che ne sia stato pattuito uno. Il nuovo contratto sociale, privato del Welfare State, avrà le seguenti caratteristiche:

Il nuovo contratto sociale secondo Tyler Cowen

  1. aumenteremo un pò le tasse, soprattutto ai percettori dei redditi più elevati
  2. taglieremo Medicaid per i poveri (ma non altrettanto Medicaid per gli anziani), lesinando sempre più gli aiuti attraverso l'introduzione di requisiti di idoneità e di tariffe di compartecipazione alla spesa per le prestazioni dei medici di Medicaid, che obbligheranno i beneficiari del programma a mettersi in coda
  3. il deficit fiscale deriverà dai salari reali a mano a mano che i costi di vario genere vengono trasferiti sui lavoratori attraverso le condizioni contrattuali del rapporto di lavoro, compresi i mandati onerosi
  4. il deficit fiscale deriverà dalle rendite fondiarie; in altre parole, alcuni dei costi legati al tenore di vita si ridurranno nella misura in cui la gente comincia a vivere in alloggi più a buon mercato
  5. inoltre pagheremo per il debito crescente spendendo meno soldi in consumi spazzatura e dispendiosi


1. Intendiamoci, per quanto riguarda le tasse non illudetevi, aumenteranno, ma non per i veri ricchi.

È opinione comune che l'1 per cento al top della scala sociale potrebbe finanziare le spese pagando più tasse. Non credo che ciò sia possibile, per poche e semplici ragioni, anche se ritengo che i ricchi finiranno per pagare tasse un pò più alte. Perché non possono accollarsi tutto il conto? In primo luogo, perché si può prevedere che, nel giro di poco tempo, i ricchi rappresenteranno una quota più ampia dell'1 per cento. I ricchi aumenteranno numericamente e ciò significa che aumenterà il loro potere. [..] In secondo luogo, non è sempre facile cavare soldi dai ricchi, perchè essi hanno più facile accesso ai paradisi fiscali, ai condoni, alle deduzioni fiscali, alle competenze accessorie non tassate sul luogo di lavoro, ai conti oltreoceano, tutto ciò con il supporto dei migliori avvocati e dei migliori commercialisti [..]

2. L'aumento esponenziale della spesa sanitaria rappresenta un problema, non solo negli Stati Uniti, e temo che Cowen abbia ragione nel dire che

la disparità di accesso all'assistenza sanitaria nelle diverse fasce di reddito e di istruzione è destinata a crescere. Il mondo sembrerà molto più ingiusto e molto meno uguale per tutti e di fatto lo sarà.

Ma dice Cowen, potrete sempre compensare i tagli all'assistenza sanitaria con un maggior esercizio fisico e una migliore alimentazione...

il problema potrebbe ulteriormente aggravarsi se la gente vivesse più a lungo di quanto ci si aspetta in base alle stime attuali o se crisi finanziarie, guerre, problemi ambientali o altri disastri dovessero abbassare il tasso di crescita dell'economia.

3. Il deficit fiscale farà sì che alcune spese sociali verranno trasferite direttamente sui lavoratori attraverso i mandati.

Per esempio se un governo non riesce a pagare l'assicurazione sanitaria a tutti, dà mandato alle imprese di provvedere all'assicurazione sanitaria per i loro dipendenti [..] è esattamente ciò che hanno fatto le riforme di Obama nell'ambito dell'assistenza sanitaria [..] La legislazione sanitaria di Obama può essere buona o cattiva dal punto di vista della politica sociale, ma per tante persone renderà più ostico il mercato del lavoro [..]

4. Un altro effetto del deficit fiscale sarà l'aumento dell'imposizione sugli immobili. Una parte sempre maggiore della popolazione sarà costretta trasferirsi in abitazioni più economiche.

Un buon modo per prevedere il nostro futuro è guardare dove oggi vuol vivere la gente. [..] È noto il grande movimento di americani, e anche di immigrati, verso il Texas. [..] Perché il Texas piace tanto?

Eppure il Texas ha un tasso elevato di omicidi e di crimini contro la proprietà, ha un clima pessimo, uno stato sociale insufficiente, un sistema d'istruzione tra i peggiori d'America.

Ciò di cui gode il Texas è un costo degli alloggi davvero basso, unito ad un discreto tasso di creazione di posti di lavoro [..] In altre parole, se vivi in Texas [..] puoi avere in tasca più soldi che un qualsiasi altro luogo

5. Infine, per scelta o per costrizione, una parte della popolazione abbandonerà il modello di vita proposto dalla società dei consumi.

C'è un ultimo modo per adeguarsi a modelli salariali diseguali: i nostri gusti. Tra quanti nella nostra società guadagnano meno, molti rimodelleranno i propri gusti - dovranno rimodellare i propri gusti - verso desideri meno costosi. Il caviale è un desiderio costoso e i fagioli in scatola Goya sono un desiderio relativamente a buon mercato. Non dileggiamo i fagioli: con un reddito al di sopra della media nazionale, io traggo più piacere dai fagioli, che cucino con cumino fresco macinato e passata di peperoncini rossi reidratati.

Il movimento più estremo, nella ricerca di alloggi a buon mercato, è quello che porta ad insediarsi fuori dalla rete. A dispetto di tutto il progresso tecnologico a cui abbiamo assistito, un numero crescente di americani si disconnette dai tradizionali allacciamenti idrici ed elettrici e si arrangia a modo suo, spesso in case che si sono costruiti da soli, casupole, case mobili, case galleggianti, o, meno elegantemente, in tendopoli

È possibile che l'insieme di queste trasformazioni sociali creino le condizioni per lo sviluppo di economie alternative e, forse, di un diverso contratto sociale, che non sarà più rivolto a tutti i cittadini, ma solo a parti di esso.

Diventeremo più conservatori

La conclusione di Tyler Cowen è che gli americani, anziché ribellarsi al peggioramento delle loro condizioni di vita, diventeranno sempre più conservatori.

La congettura più certa è che gli americani diventeranno più conservatori [..] Propenderanno sempre di più per un basso livello di tassazione [..] indipendentemente dalla effettiva possibilità di sostenere tali aliquote fiscali. [..] Si indirizzeranno sempre più verso comunità e relazioni locali, per proteggersi contro i rischi economici. [..] Nello stesso tempo assisteremo a un sacco di discorsi minacciosi

La coalizione politica del futuro con maggiori possibilità di vittoria è [..] un mix ben poco attraente, composto da moderati [..] molti anziani, e una bella fetta di élite, una coalizione sostanzialmente orientata al mantenimento dello status quo.

Temo che questa volta Cowen abbia ragione.

6. E gli intellettuali?

Infine, nelle ultime pagine del libro Cowen si pone una domanda che a suo tempo aveva già assillato Nozick.

A volte mi domando perché tanti intellettuali relativamente benestanti si mettano alla testa di campagne egualitarie contro i privilegi dei ricchi.

Anche la risposta di Cowen è simile a quella di Nozick. Al fondo di tutto c'è una questione di status o meglio di riconoscimento.

Un gruppo ha il denaro come valuta del suo status, l'altro ha come valuta del suo status l'intelletto: possono competere per la considerazione sociale generale? E in questa competizione, almeno negli Stati Uniti, ad avere la meglio non è certo la valuta di status dell'intelletto. Forse è per questa ragione che in America l'elevata posizione dei ricchi, o delle celebrità, infastidisce tanto la nostra classe intellettuale, più di chiunque altro.


Postilla non scientifica

Naturalmente si possono immaginare scenari futuri molto diversi da quelli che affascinano Tyler Cowen. Ad esempio:

Come conseguenza dell'impoverimento della classe media diminuiranno le entrate fiscali. Sulla capacità impositiva della classe media poggia l'imponente apparato burocratico - militare americano. Conseguentemente è possibile che l'impoverimento della classe media determini il deterioramento dell'apparato statale. Ma, come è noto, il cattivo funzionamento delle istituzioni è a sua volta una delle principali cause di impoverimento di una società. Si genera in questo modo un circolo vizioso che, nel tempo, andrà inevitabilmente ad intaccare in modo sostanziale le risorse della parte più ricca della popolazione.

Nel lungo periodo gli Stati Uniti non possono permettersi una riduzione del tenore di vita della classe media senza che la riduzione delle entrate fiscali venga compensata dalla classe abbiente. L'alternativa sarebbe una riduzione secca della potenza militare americana. La riduzione dell'impegno fiscale della classe abbiente è uno scenario tipico degli imperi in dissoluzione, ad esempio l'Impero romano.

MP

Bibliografia

Tyler Cowen
- La media non conta più. Ipermeritocrazia e futuro del lavoro, tr. Lapo Berti, Egea, Università Bocconi Editore, 2015
- Average Is Over: Powering America Beyond the Age of the Great Stagnation, Penguin, New York, 2013