Il fallimento di Giuliano

Peter Brown
Genesi della tarda antichità
Einaudi, 2001

Ho tratto dal bel libro di Peter Brown alcune citazioni, che hanno attirato la mia attenzione per il parallelismo, fin troppo evidente, con l'attuale situazione storica e sociale. L'idea che la storia, in qualche modo, si ripeta è molto antica.

L'interesse dell'età degli Antonini sta nel fatto che vennero attivati strumenti atti a smussare gli spigoli della competitività sociale, che andava intensificandosi in seno ai ceti superiori delle città dell'Impero. Non è dunque troppo paradossale vedere nel comportamento di questi gruppi di magnati egoistici ed amanti dello sfoggio la pressione incessante di un modello di parità. [..] In un gruppo di pari, le forme di successo individuale, come la ricchezza, devono essere spese e non accumulate.

L'età degli Antonini è l'ultimo periodo della storia mediterranea prima del medioevo in cui a un modello di parità e a un'enfasi sulla comunità nel suo complesso può essere data vigorosa espressione in termini di cerimonie della religione tradizionale. [..] Il benefattore consegnava la ricchezza in eccesso agli dèi che, in quanto invisibili e immortali, rappresentavano tutto quello che poteva essere condiviso dalla comunità.

nel XV secolo, l'imporsi della dominazione medicea a Firenze venne accortamente dissimulato provvedendo all'edificazione di maestose chiese cattoliche *

Gli imperatori del II secolo avevano governato il Mediterraneo con una grandiosa economia di mezzi [Pflaum, Les procuratores équestres, Paris, 1950, p. 66] per mezzo di una tacita collusione con le classi superiori delle città. [..] I meccanismi tradizionali erano perciò rimasti abbastanza intatti perché la philotimía si trasformasse in mera buona volontà nella sua forma più tradizionale e accettabile, con devozione agli dèi e generosità verso gli uomini.

L'idea, che possiamo leggere tra le righe nel libro di Peter Brown, è che tra il II ed il IV secolo avvenga un radicale mutamento nella concezione del potere: con il passaggio dal politeismo, dagli dei della città, al monoteismo cristiano, il dio dell'individuo.

Un potens del IV secolo non doveva pagare per garantirsi il successo come avevano fatto nel II secolo i suoi predecessori, la cui posizione era complessivamente più equilibrata. [..] ricchezza e riti non si esplicitavano più nei modi dell'età precedente, cioè in edifici publici e in culti publici. Era il panorama urbano a mostrarlo. Lo splendore di una città della tarda antichità va osservato nei suoi palazzi privati [..] Questi grandi palazzi avevano un carattere permanente che il sistema di concessioni reciproche che dominava le ostentazioni publiche del II secolo deliberatamente evitava. [..] All'inizio del IV secolo, la facciata civica delle città italiane fu mantenuta attraverso la deliberata appropriazione di edifici publici da parte di proprietari privati [..]

Anche la vita cerimoniale della città cambiò in una maniera che suggerisce una delle evoluzioni della tarda antichità più sconcertanti e difficili da comprendere. [..] Se si muove dal presupposto che il paganesimo si era estinto, e che era stato immediatamente sostituito dal cristianesimo, si ignora un aspetto, consistente e ricco di fascino, della vita religiosa tardo romana: il paganesimo si trasformò a causa della connessione con un nuovo cerimoniale di potere.

Dietro il fallimento di Giuliano sta l'evoluzione che abbiamo tentato di abbozzare con pochi tratti. In una grande città come Antiochia le cerimonie dei potentes erano venute a significare più delle cerimonie in onore degli dèi. Giuliano aveva stanziato fondi per la città in modo che si effettuassero sacrifici collettivi [..] Gli abitanti di Antiochia avevano speso quel denaro per le corse delle bighe. Avevano preferito investire in quel rito del potere e della buona sorte, in cui per le città dell'Impero d'Oriente si cristallizzava un nuovo, più laico, senso della stabilità e del trionfo. [..] L'insuccesso di Giuliano ad Antiochia non fu una vittoria della Chiesa cristiana. Fu la vittoria di una mentalità tipica della tarda antichità e di uno stile di vita che sarebbe fiorito, in una forma assolutamente non cristiana, nel cerimoniale dell'Ippodromo di Costantinopoli.

MP

Bibliografia

Peter Brown
- Genesi della tarda antichità, Einaudi, 2001