The Reckless Mind
1.01Quella che vi propongo è una lettura personale dell'interpretazione del Foucault politico data da Mark Lilla nella sua brillante recensione, recentemente tradotta nel volume Il genio avventato, della biografia di James Miller. Non voglio ripercorrere qui le connessioni tra la vita e l'opera di Michel Foucault, ma solo riprendere alcuni frammenti del discorso di Lilla. Si può partire da Nietzsche.
le intenzioni morali (o immorali) hanno costituito in ogni filosofia il vero e proprio nocciolo vitale, da cui si è sviluppata ogni volta l'intera pianta.
1.02Il criterio guida, prescelto da Mark Lilla, è quello che consiste nell'applicare ai pensatori i criteri che loro stessi hanno ammesso come validi e individua nella frase di Nietzsche il criterio che Foucault non potrebbe rifiutare. Quindi se le intenzioni morali, l'immoralità non essendo che un altro nome della moralità (così si deve intedere Nietzsche), costituiscono il nucleo genetico di ogni filosofia diventa interessante conoscere le vere intenzioni morali di Foucault.
Leggendo uno scrittore nietzschiano come Foucault [..] la domanda che dobbiamo porci è la seguente: a quale moralità tende tutto ciò (ossia a quale moralità tende l'autore stesso)? Va a merito della stimolante biografia di Foucault scritta da James Miller l'aver sollevato questa domanda [..]
1.03E qui Lilla e Miller, per rispondere alla domanda che si sono posti, fanno ricorso al dato biografico, come testimone delle reali intenzioni morali del loro autore, che si rivela essere posseduto da un'ossessione intellettuale per la «trasgressione»
e la ricerca di esperienze-limite nell'erotismo, nella follia, nelle droghe, nel sadomasochismo. Ossessione embedded, ma facilmente ritrovabile un pò ovunque, nei suoi scritti.
Miller ha ragione [..] a sostenere che i libri di Foucault di quell'epoca sono intrisi di violenza e sadomasochismo. È il caso soprattutto di Sorvegliare e punire (1975) [..] Fin dalle prime pagine, in cui vengono minuziosamente descritti lo scorticamento e lo squartamento cui fu sottoposto l'aspirante regicida Damiens, si avverte un vitalistico compiacimento del sangue e della crudeltà fisica [..]
1.04Ma la trasgressione non è compatibile con l'attività politica, sembra sostenere Mark Lilla, fra le righe della chiusa, molto critica nei confronti di Foucault politico, con la quale conclude l'articolo.
la vita e gli scritti di Foucault mostrano, e molto chiaramente, cosa accade quando un pensatore essenzialmente privato, abituato a lottare con i suoi demoni interiori e inebriato dall'esempio di Nietzsche, proietta tali demoni nella sfera politica verso la quale non nutre un reale interesse e in nome della quale non accetta alcuna reale responsabilità.
1.05La critica si estende anche agli studiosi ed agli accademici che continuano a riconoscere nella sua opera un programma politico coerente, impegnato e progressista
e a consultare le sue mistificanti e contraddittorie interviste [..] per divinare il rapporto fra pouvoir e savoir, discours e pratique, corps e corps
, e non risparmia neppure il suo biografo quando sembra giustificare le scelte morali dell'uomo Foucault.
La domanda nietzscheana aleggia su tutta la biografia di Miller, e l'autore non indietreggia davanti a essa, sebbene la sua risposta - c'è "una certa dignità" nell'ossessione di Foucault per le "esperienze limite" - appaia certamente discutibile.
1.06Certo, Foucault è un pensatore interamente pervaso dai demoni interiori che lo possiedono; essenzialmente interessato solo a sé stesso ed alla propria esperienza personale, anche quando fa politica. Su questo non ci sono dubbi. Ma quello che è realmente politico in Foucault è la trasgressione, la riaffermazione della privatezza dell'azione politica al di là di ogni possibile mistificazione. Cosa che ovviamente non è stata compresa.
Bibliografia
- Didier Eribon
- - [1989] Michel Foucault (1926-1984), Flammarion, Paris, 1989 [Michel Foucault, Milano, Leonardo, 1991]
- - [1994] Michel Foucault et ses contemporains, Paris, 1994
- Mark Lilla
- - [2010] Il genio avventato, Heidegger, Schmitt, Benjamin, Kojève, Foucault, Derrida e i tiranni moderni, Dalai, Milano, 2010
- James Miller
- - [1993] The passion of Michel Foucault, Simon and Schuster, New York, 1993 [La passione di Michel Foucault, Longanesi, Milano, 1994]
- Jerrold Seigel
- - [1990] Avoiding the Subject: A Foucauldian Alternative, in Journal of the History of Ideas, 1990, pp. 273-299