BDSM

Una introduzione

BIANCA : The taming-school ? What, is there such a place ?
TRANIO : Ay, mistress, and Petruchio is the master

Questo testo si presenta come volutamente noioso per chi non sia estrememente interessato all'argomento. Chi in qualche modo ne sia preso, saprà, invece, trasformare la noia in piacere...

Definizioni

BDSM è l'acronimo ellittico di: Bondage Disciplina Dominazione Sottomissione Sadismo Masochismo, ovvero in altri termini, è un acronimo formato da tre acronimi:

Bd - Bondage /Discipline
Ds - Domination/Submission
Sm - Sado/Masochism

La parola BDSM indica un insieme di attività ludiche specializzate, che trovano la loro comune origine nel concetto di sadomasochismo. Per questo motivo l'acronimo SM viene usato frequentemente, parte per il tutto, come sinonimo di BDSM. Non è strettamente corretto invece comprendere con il termine BDSM altre attività sessuali di tipo perverso, come il feticismo, che si presentano sovente insieme alle pratiche BDSM e da questo sono, a volte, difficilmente distinguibili. Seppure si tratti anche nel BDSM, come nel feticismo di perversione sessuale a tutti gli effetti, e quindi il fantasma sadico e il feticcio, essendo strutturalmente omogenei, possano passare, nel gioco erotico, da una posizione all'altra, non sempre mantengono la stessa funzione presentandosi il feticcio il più delle volte come un residuo stilizzato dell'atto perverso. La moda, non solo femminile ne è un esempio. Il feticcio si trasferisce facilmente nella moda, non il BDSM. Un collare, un giubbotto di pelle e un piercing non fanno mai un BDSMers.

Che cosa è BDSM ?

Si possono dare molte definizioni di BDSM: è una forma di sadomasochismo, è un atto sessuale, è un gioco di ruolo, è uno scambio di potere... Nessuna di queste definizioni coglie completamente il senso di BDSM. Sono tutte definizioni corrette, ma parziali. C'è una definizione che mi sembra più completa:

BDSM è la formalizzazione del sadomasochismo

O se si vuole BDSM è sadomasochismo formalizzato. Questa è la definizione più generale del concetto di BDSM, che io sia riuscito a immaginare, ma il termine formalizzazione richiede alcune spiegazioni.

Formalizzazione significa che, in un ambito ovvero in un limite stabilito di tempo, viene sospeso il codice che determina la forma delle comuni relazioni interpersonali, e viene stabilito un codice, scelto consensualmente e arbitrariamente, a cui i soggetti si atterranno in quella, e solo in quella, relazione.

Un codice è un insieme finito di segni e di regole che consentono, quando siano conosciuti integralmente da chi parla, una comunicazione oggettiva e priva di ambiguità linguistiche all'interno del codice stesso. La funzione del codice, nell'ambito BDSM, è quella di consentire che il discorso si mantenga il più possibile sul piano del reale e dell'oggettività. Il BDSM può essere inteso quindi come un insieme di codici, la cui applicazione influisce nella relazione fra i soggetti che li accettano. Gli elementi essenziali della formalizzazione sono:

- L'esplicitazione del codice attraverso la parola. Più semplicemente si tratta di definire la lingua attraverso cui si vuole parlare. La possibilità di esplicitare un codice presuppone necessariamente una possibilità di scelta. Poiché l'interpretazione del codice non può essere considerata né naturale, né innata, né data a-priori, il codice deve essere esplicitato integralmente. Tutto deve essere detto, ovvero nulla può essere supposto. Questo comportamento dovrebbe essere usuale anche nelle normali relazioni interpersonali, ma quasi mai ciò è possibile. Nel gioco BDSM invece questa è una condizione preliminare al sorgere del rapporto stesso fra i giocatori. La violazione di questa regola fondamentale comporta l'assunzione di rischi.

- L'accettazione esplicita del codice. Il codice deve essere non solo completamente esplicitato a parole, ma deve anche essere accettato con un atto manifesto cioè opponibile al soggetto. Nella forma più emblematica questo elemento è un contratto scritto la cui validità è definita all'interno del codice. L'opposizione al soggetto è però, nella relazione BDSM, del tutto astratta, ma non per questo meno significante.

- La validazione del codice attraverso la sua conoscenza ed accettazione. La conoscenza e l'accettazione di un codice fanno si che quel codice sia valido per comunicare all'interno dell'ambito definito dal codice. La validazione definisce anche la consensualità del rapporto. Solo attraverso la completa conoscenza del codice e la sua accettazione formale il rapporto di comunicazione può dirsi consensuale.

- La temporaneità della validità del codice. La validità del codice può essere interrotta in ogni momento a semplice richiesta di uno dei due soggetti. La safeword è la chiave per l'interruzione del codice. Il codice è temporaneo in quanto è arbitrario. Mancando la temporaneità il codice non è più arbitrario. Nondimeno la validità di un codice si presume astrattamente di durata illimitata fra i partner.

Caratteristiche del codice sono:

- Arbitrarietà. L'arbitrarietà presuppone ad esempio che non esistano sottomessi e dominanti per natura, ma che il codice che sottende un ruolo o una figura sia costruito arbitrariamente.

- Reciprocità. La possibilità di invertire i ruoli, la reciprocità del codice assicurata dall'arbitrarietà è ciò che rende il codice unico per entrambi i soggetti. L'unicità del codice di riferimento è condizione necessaria per la comunicazione. Senza reciprocità non si può sapere che si parla della stessa cosa. Essere dom, postula la non reciprocità dei ruoli, ma nel BDSM si tratta solo di un postulante che sa di essere un postulante.

Accade qualche volta nella vita che si incontri la perfetta corrispondenza del desiderio, ma poiché questa non è la regola la formalizzazione del rapporto sessuale sembra essere la soluzione migliore oggi disponibile per trovare un terreno su cui incontrare il desiderio reale dell'altro.

Concetto di comportamento formalizzato

Abbiamo detto che il concetto essenziale per individuare e definire uno stile di vita BDSM è quello di formalizzazione. Formalizzazione - significa che vengono introdotte ed accettate come facenti parte del rapporto sessuale delle regole che vengono esplicitate prima del rapporto e che si intendono accettate con l'assegnazione di ruoli. Nel rapporto sessuale non esisterà più esclusivamente un ruolo maschile ed uno femminile, ma ad esempio ci potrà essere un ruolo di dominante o superiore e uno di sottomesso o inferiore; ovvero un ruolo di stuoino e uno di signora che si pulisce i piedi, un ruolo di vittima e uno di carnefice, e così via.

Il concetto di formalizzazione riferito al comportamento umano è stato usato da Alexandre Kojève in una celebre nota inserita nel 1968 nella seconda edizione della raccolta di lezioni sulla Fenomenologia dello Spirito tenute, dallo stesso Kojève, alla École del Hautes Études dal 1933 al 1939 e riunite da Raymond Queneau sotto il titolo Introduzione alla lettura di Hegel. In particolare mi riferisco ai pochi, ma fondamentali cenni che Kojève dedica allo stile di vita giapponese:

- In seguito ad un recente viaggio in Giappone (1959) ... ho potuto osservare una Società unica nel suo genere, perché è la sola ad aver fatto un'esperienza di vita lunga quasi tre secoli in epoca di fine della Storia [..] lo Snobismo allo stato puro vi creò delle discipline negatrici del dato naturale o animale [..] i vertici (in nessun luogo eguagliati) dello snobismo specificamente giapponese , che sono il teatro NÔ , la cerimonia del tè e l'arte delle composizioni floreali, furono e restano appannaggio delle persone nobili e ricche. Ma, a dispetto delle persistenti ineguaglianze economiche e sociali , tutti i Giapponesi senza eccezione, sono attualmente in grado di vivere in funzione di valori totalmente formalizzati, cioè privi di qualsiasi contenuto umano nel senso di "storico".

L'arte della composizione floreale (ikebana), la cerimonia del tè, il teatro Nô, il suicidio (seppuku) sono forme di comportamento formalizzato. L'unica forma di comportamento formalizzato presente al di fuori del Giappone è l'erotismo, in particolare quella forma di erotismo che nei paesi anglosassoni ha preso il nome di BDSM.

Occorre però distinguere il comportamento formalizzato dal comportamento formale. Il comportamento formale è il prodotto di regole e convenzioni sociali per lo più arbitrarie a cui il soggetto si adegua, in modo puramente esteriore, per semplice convenienza, senza una reale adesione interiore; da qui il senso negativo assunto dal termine. Il comportamento formale non è strutturato secondo regole univoche, ma si presenta in forme diverse nei diversi gruppi sociali sotto forma di etichetta e rappresenta una convenzione sociale. Il comportamento formalizzato è invece il prodotto di convenzioni arbitrarie ed univoche che fanno riferimento ad un sistema di segni, un codice, liberamente accettato dal singolo soggetto.

Un comportamento formalizzato può apparire a volte come un comportamento formale o anche come una forma di manierismo, ma diversamente da queste forme di comportamento non rimanda ad una volontà esterna e non ha altre motivazioni che se stesso. La formalizzazione è in sostanza l'operazione con la quale un sistema arbitrario di simboli, assiomi e regole permette di dedurre in modo univoco dei comportamenti ( o delle proposizioni linguistiche ).

Consenso

Il consenso è il fondamento di una relazione libera. Il gioco BDSM è per definizione consensuale. Uno dei fondamenti del gioco BDSM è il sentire insieme, è questo che lega fra loro le parti, niente altro. Si può dire che il consenso è la forma necessaria in cui lo scambio potere si instaura. Al di fuori del consenso propriamente non c'è gioco BDSM.

Atto volontario - Tutti i partner coinvolti in uno scambio potere dovrebbero decidere in modo libero e volontario senza che nessuna forza sia applicata alla loro volontà nella decisione. Il consenso ad un gioco BDSM  tende ad essere un atto che non ubbidisce ad alcuna forza. Questa definizione coincide con la definizione di dover essere della seconda critica kantiana. Gli elementi di forza sono però sempre presenti nel reale anche se spesso sono nascosti e fanno parte del gioco BDSM. Gli elementi di forza che possono condizionare il consenso nel gioco SM sono affettivi, economici e sociali.

Legami affettivi - Il consenso nel gioco SM deve essere libero. In assoluto una parte inferiore che accetta un gioco BDSM od una scena BDSM per amore non è libera, non fa questo perché è il suo primo desiderio. Se la mia parte inferiore si fa torturare perché mi ama non fa una scelta libera, ma è condizionata dal suo amore per me perché se amasse un altro non lo farebbe. Il consenso presuppone che il desiderio di soffrire e di infliggere dolore venga prima di ogni altra cosa nel rapporto. Io non ho una relazione BDSM con la mia parte sottomessa perché la amo, ma la amo perché ho una relazione BDSM. La mia parte sottomessa non mi ama nonostante io le infligga dolore, ma perché io le infliggo dolore.

Questo tipo di consenso è al di la di me, di come sono, di quello che sono, ed è al di la della mia parte sottomessa, di come è, se è bella se è brutta se è innamorata o no. Il consenso in questo tipo di relazione è in mezzo, tra chi batte e chi viene battuto, è prima di ogni altra scelta. Questo significa che io come soggetto del rapporto sono alienato. Il consenso viene dato al di là del mio essere soggettivo. è questo lo statuto che rende libero il consenso.

Il consenso è presupposto come dato all'origine e quindi interdetto. Nel gioco BDSM esiste un consenso che è dato a priori al di fuori di quello che viene detto, ma poiché questo consenso non è da tutti, si definisce consenso in un gioco BDSM solo il consenso manifestato liberamente e senza alcuna costrizione né psicologica, né fisica, né economica. Solo in questo modo è possibile che il consenso, già dato, a priori ; si esprima nel rapporto.

Certo la parte sottomessa, soprattutto se è donna, desidera amare la sua parte superiore, desidera credere di fare tutto per amore, desidera credere come ogni altra donna di avere una sola parte superiore. E desidera credere che è proprio quella parte superiore, quella che le infligge dolore, che lei ama. Questo fa si che la donna spesso si consideri naturalmente una parte sottomessa con la clausola dell'amore. Ma questo è un vizio del consenso.

Legami economici - Il consenso ad una relazione BDSM o ad una scena BDSM deve essere libero da ogni motivo economico. Se una moglie dipende economicamente dal marito e questi le chiede per amore di accettare di essere torturata nel consenso ci sono non uno ma due vizi. Se un lavoratore accetta la sofferenza che il suo lavoro comporta questa è comunque una forma di consenso. In termini assoluti è un consenso viziato, ma in termini sociali è un consenso accettato allo stesso modo del consenso della moglie ad accettare le sofferenze che la vita coniugale le infligge. Si dice che questo è un dolore necessario, richiesto dalle relazioni sociali. In sostanza richiesto dall'obbedienza all'autorità.

Da un punto di vista legale questo consenso è valido e accettato, si dice nel contratto sociale, da entrambe le parti. Se questo è vero è possibile nei fatti una relazione BDSM, legalmente accettata, in cui il consenso è acquisito per mezzo di denaro, che è diversa dalla relazione consensuale a priori.

Legami sociali - I rapporti di lavoro in primo luogo possono rappresentare un condizionamento del consenso non solo per le implicite conseguenze economiche, ma anche per le conseguenze sociali che i ruoli espressi nell'attività lavorativa hanno. I ruoli sociali sono in se stessi elementi del gioco BDSM.

Informazione - Nello scambio erotico di potere i partner devono basare le loro decisioni su informazioni corrette e in base a queste devono poter valutare tutte le conseguenze possibili delle loro azioni. Uno degli elementi costitutivi del consenso libero è la conoscenza di quello che accadrà. Non vi può essere consenso libero se non si conosce quello a cui si acconsente. Ovvero il consenso seppure libero implica un elemento di indeterminatezza che deve essere anch'esso valutato ed accettato.

Forme del consenso - Il consenso al godimento è sempre presunto dato, è a priori. La negazione del godimento è per definizione la negazione dell'altro e pertanto il consenso al godimento deve essere obbligatoriamente dato come dimostra il sollen sadiano. Nondimeno non si può costringere l'altro a godere contro la propria volontà. L'altro deve essere libero di negare il mio godimento e con questo anche di negare il mio essere perché solo nella libertà io posso riconoscere chi mi corrisponde come essere umano. Ed io posso riconoscere il segno dell'uomo solo in chi dà il consenso al godimento. La parola è il mezzo con il quale il consenso al godimento si manifestata. La scrittura dà al consenso la sua forma: il contratto. La scrittura è la proiezione dell'immaginario nel reale è la prima forma con la quale l'immaginario si esprime nella realtà. In questo senso il contratto scritto, la trattativa o la preparazione scritta di una scena o il resoconto di essa sono già parte del gioco BDSM

Contratto

Il contratto è l'atto con il quale viene data una forma oggettiva al rapporto sadomasochista. Si tratta di un contratto sui generis, perché ha come suo fondamento la libertà, la sua forma è appunto: - Io farò con te un patto tutto a mio carico e tutto a tuo profitto che mi impegnerò a rispettare finché ti farà piacere e che tu non sarai tenuto ad osservare se non ti farà piacere.

Che ricalca la forma con cui Rousseau ha definito il contratto primordiale fra gli uomini: - Io farò con te un patto tutto a tuo carico e tutto a mio profitto, che osserverò finché mi piacerà e che tu dovrai osservare finché mi farà piacere. (Jean Jacques Rousseau - Il contratto sociale)

Questa è sostanzialmente la forma di un contratto di schiavitù quale viene previsto esplicitamente od implicitamente in un rapporto sadomasochista. Tutto ruota intorno al fatto che lo schiavo o la schiava si obbligano senza limiti, se non la vita, in cambio di nulla, perché l'obbligo del padrone si limita alla facoltà di servirsi dello schiavo e null'altro. Ma questa non è che la facciata poiché nel contratto vi è qualcosa che circola e lo pervade senza essere mai detto: il godimento. E' il godimento del corpo. E' vero: il contratto assicura al padrone il godimento del corpo dello schiavo o della schiava, ma è semplicemente il godimento come uso del corpo come oggetto. E' il godimento del corpo, come corpo dello schiavo che sfugge alla definizione del contratto. Lo schiavo o la schiava godranno del godimento che il padrone farà del loro corpo. Il loro godimento è il di più. Lo stesso che lega la donna. Per questo si tende a considerare la donna come legata a questo di più allo stesso modo dello schiavo.

Il valore di questo patto è assoluto per colui o colei che si danno in schiavitù che non possono in ogni caso recedere da esso in quanto l'oggetto del contratto non è qualcosa di specifico ma è la libertà stessa di decidere di osservare o no il contratto. Dalla parte del superiore il contratto non è un obbligo a fare, non vi è un corrispettivo al darsi in schiavitù, ma vi è solo un obbligo a disporre liberamente e senza alcun obbligo.

Nello specifico del contratto possono essere poi elencate delle reciproche prestazioni più o meno circoscritte e definite. Come ad esempio dalla parte sottomessa può essere dato il consenso ad alcune prestazioni ma non ad altre e dalla parte superiore vi può essere il consenso al prendersi cura e dare protezione alla parte sottomessa.

Controllo

Controllo è una delle parole chiave sotto cui può essere definita l'attività BDSM. BDSM è in primo luogo controllo delle proprie azioni, ma anche controllo delle azioni dell'altro. Molte attività BDSM si esplicano in un controllo da parte di una persona su di un'altra. Questo controllo assume le forme più svariate: controllo del corpo, del comportamento, delle sensazioni, e può diventare nelle forme estreme totalizzante per l'essere stesso di chi controlla e di chi è controllato.

In primo luogo BDSM è controllo del dolore, cioè controllo di una sensazione corporea. Quasi tutte le attività BDSM comportano o hanno come scopo procurare una qualche forma di dolore. Ma la parte sottomessa è all'altezza della sfida che la parte superiore le ha lanciato se controlla il suo dolore e se attraverso il dolore raggiunge il piacere. Allo stesso modo la parte superiore è all'altezza della sfida che la parte sottomessa le ha lanciato se la tecnica con cui controlla l'essere della parte sottomessa si rivela adatta a mantenerlo sul bordo e quindi a possederne il controllo. Le attività BDSM sono però sempre anche una forma di controllo del corpo. Il bondage è un controllo dei movimenti del corpo, l'infibulazione è un controllo dei genitali oltre che del comportamento sessuale, il soffocamento è un controllo della respirazione e così via. Tutte le funzioni biologiche possono essere oggetto di controllo e quindi essere oggetto di azioni BDSM. In ultimo BDSM è controllo del comportamento. La schiavitù si definisce come il controllo del comportamento dello schiavo. Nel rapporto di sottomissione il comportamento della parte inferiore viene modellato dalla parte superiore in maniera più o meno completa. Se dalla parte della parte superiore vi è l'esigenza di controllo della parte sottomessa dalla parte sottomessa vi è la richiesta di essere controllata, di affidare il proprio essere ad un altro perché ne disponga e nello stesso tempo lo faccia funzionare.

Quando lo scambio di potere avviene in condizioni particolari come le scene con più persone è la regola che la parte sottomessa sia accompagnata da un'altra persona che ha il compito di controllare la sicurezza degli esercizi soprattutto dal punto di vista del safe sex.

Controllo dell'orgasmo

Di controllo si può parlare sotto molti aspetti, ad esempio questo: - Di ordini sul controllo dell'orgasmo ne ho avuti, ed effettivamente è difficile rispettarli. Se hai una aspettativa a breve termine li rispetti, per esempio.."toccati stasera ma non godere, fallo 3-4 volte di seguito, poi resisti e pensami, domani ti voglio trovare bollente come non mai..." insomma, con l'idea che il domani arriverà presto si riesce a resistere (a volte), ma se non c'è un appuntamento preciso a breve scadenza, anche virtuale, anche al telefono, dove sai che il tuo desiderio potrà avere sfogo... è dura. E devo dirti per sincerità, se ho la prospettiva di poter godere "tra le braccia" (anche virtuali) del mio master.. preferisco resistere. Avere un orgasmo con lui, che mi ascolta o mi guarda, che mi dirige come un maestro dirige un'orchestra... mi da un piacere psichico notevolmente superiore a quello che posso avere a farlo da sola!! Se godo sotto di lui, o davanti a lui, o in qualsiasi modo con lui presente e autore della cosa...  mi sento veramente sua, assolutamente sua, sono completamente sotto il suo dominio. L'ultima sensazione che ho scoperto di poter avere è che una schiava può godere anche solo sentendo la voce del suo master ... o di quello che nel suo immaginario crede tale...

Fiducia

Una delle parole chiave del gioco BDSM è fiducia. Occorre fidarsi del partner per offrire liberamente il proprio corpo senza difese. La fiducia si conquista passo dopo passo. Ecco perché molti BDSMers d'esperienza preferiscono negoziare i giochi senza forzare, man mano che conoscono il proprio partner. Ecco perché è duro per i principianti cominciare. Non sapere da dove cominciare. Non sapere che cosa è gioco e cosa è reale, non sapere se e fin dove possono fidarsi. I principianti chiedono cosa è BDSM. Ma la domanda reale non è che cosa, la domanda reale è come trovare sicurezza in un gioco che nell'insieme non ha limiti e non può dare sicurezza. BDSM è soprattutto questo: scoprire i propri limiti ed acquistare fiducia mentre si gioca. [Dirk]

Limite

In un gioco BDSM si definisce limite il punto oltre il quale un giocatore non acconsente ad andare o non è in grado fisicamente o psicologicamente di andare. Fin dove sono in grado di spingermi prima di pronunciare o prima che venga pronunciata la safeword? Il limite è il rivelarsi dell'altro, del desiderio dell'altro come finito. Il limite segna il desiderio del Dom e del Sub allo stesso modo, perché nel limite non è distinguibile il desiderio del Dom da quello del Sub. Nello scalare una montagna fin dove sono in grado di arrivare prima di rinunciare alla mia scalata?

Analisi del concetto di limite Il concetto di limite nel gioco BDSM ha diversi significati:

a) I limiti varieranno da persona a persona e da situazione a situazione, ma esiste un limite generale a cui gli altri limiti sono subordinati espresso nel concetto di sano, sicuro e consensuale. I limiti servono a definire cosa i giocatori intendono per sano, sicuro, consensuale in una data situazione.

b)Primo significato - Limite è il confine del gioco SM posto razionalmente dai giocatori prima di cominciare. Prima di cominciare devono essere definiti due tipi di limite: Il primo riguarda il non fare cioè quello che è in ogni caso escluso dal campo di gioco perché non interessa uno dei due giocatori. Il secondo tipo di limite riguarda quello che entrambi i giocatori sono d'accordo nel fare ma raggiungere il quale potrebbe comportare un pericolo per la parte inferiore e quindi viene posto un confine a quello che verrà fatto. Cioè si delimita all'interno del gioco che entrambi desiderano fare quello che razionalmente ritengono possibile fare.

c) Secondo significato - Limite è il punto che nello svolgersi del gioco si rivela come realmente insuperabile. I due punti possono coincidere ma possono anche non coincidere. Dopo aver fissato un limite si può sperimentare che quel giorno quel limite è troppo alto o troppo basso. Non necessariamente fissare un limite significa che quel limite sarà raggiunto, ma neppure che quel limite non possa essere superato se funzionale all'obiettivo comune dei giocatori che è il godimento. I giocatori possono liberamente stabilire ad esempio di arrivare come limite a cento frustate ma poi nel gioco una delle due parti non riesce ad ad arrivare neppure a cinquanta frustate oppure nel gioco si verifica che è possibile arrivare a cento dieci frustate e che quelle dieci frustate in più del limite sono necessarie al godimento.

d) Il limite è quindi semplicemente il punto di riferimento, l'obiettivo del gioco.

Il limite del primo tipo, quello che esclude definitivamente dal campo del gioco alcune pratiche è essenzialmente psicologico e coinvolge le scelte della persona. Il limite del secondo tipo quello che pone un limite a ciò che entrambi i giocatori in realtà vogliono fare è essenzialmente fisico. Il limite del primo tipo è sostanzialmente invalicabile e determina in mancanza di accordo la rottura del contratto. Il limite del secondo tipo è quello intorno a cui ruota tutto il gioco BDSM. Se ad una schiavetta che vi dice che non vuole subire il clistere ordinate di andare a comprare il kit del piccolo clisterolifo il gioco è finito prima di iniziare. Eppure qualcuno ci tenta con l'idea che se si piega poi l'avrà in pugno. Ma questo non accade mai, parola di schiavetta.

Il consenso a superare i limiti. Al fondo oscuro del gioco BDSM c'è il consenso ad essere forzato a superare il limite concordato. Nel momento che il limite è posto  c'è un comune interesse dei giocatori a superare il limite che ci si è dato. Molto del senso profondo del gioco BDSM è qui, in questo luogo indistinto dove le due parti si fanno una. Se questo è ragionevolmente frequente nella scena BDSM c'è un oltre che è dato dalla caduta di tutti i limiti espressa nel libero consenso ad essere forzati in ogni modo alla completa obbedienza. Questo è l'immaginario. Probabilmente nella realtà questo non è tecnicamente possibile. Una parte superiore che sia all'altezza di questo immaginario della parte sottomessa probabilmente non esiste. Probabilmente è fuori dalla portata della parte superiore una parte sottomessa che liberamente si dia in questo modo. Anche se il limite si pensa solitamente in relazione alle parti sottomesse, è egualmente applicabile alle parti superiori. E il limite in questo caso è invalicabile è un limite ontologico. Nessuna parte superiore può credere di essere quello che non può essere

I limiti verbalizzati sono frequenti soprattutto all'inizio del gioco: nessun segno sul corpo, no scat, no pissing nessuna esibizione pubblica etc.

La maggior parte dei sub quando iniziano a giocare hanno dei limiti, ma la maggior parte di loro desiderano essere condotti a superare i propri limiti.

Il legame tra limiti ed erotismo è duplice. All'inizio i limiti sono essenzialmente limiti erotici, legati alla sessualità. Con il progredire del gioco i limiti erotici si trasformano in limiti fisici, sociali, psicologici che possono essere messi in causa e superati. In questa operazione di superamento i limiti non sessuali si eroticizzano ed acquistano il loro significato nel gioco.

BDSM è l'arte di giocare con i nostri limiti e con le nostre fantasie. I nostri limiti e le nostre fantasie sono in noi, non nei nostri giochi. Quindi, tutti i giochi BDSM sono variabili e negoziabili: il dolore può essere simbolico, leggero, intenso, l'umiliazione può essere simbolica, lieve, pesante.

La parte superiore deve conoscere e misurare le possibilità della parte sottomessa. Il genere di dolore e di umiliazione inflitti devono riflettere le loro fantasie. L'intensità del dolore e della umiliazione devono essere sufficienti a erotizzare il limite della parte sottomessa, ma non devono essere troppo alti da essere distruttivi. Una intensità troppo alta o troppo bassa possono condurre ad un vicolo cieco. Il mio piacere come parte superiore non è nell'atto esterno, ma nel tenere la mia parte sottomessa sul suo limite e sentirla vivere su questo limite. Il piacere della mia parte sottomessa non è nell'atto estremo, ma nel sentirsi appeso al limite che io riesco a farle percepire. La bravura della parte superiore non è quindi nell'imporre un atto estremo, ma nel rendere ogni atto estremo. Al fondo di tutto il gioco BDSM è null'altro che sfidare e sviluppare i nostri limiti perseguendo in modo intenzionale le nostre fantasie.

Lentezza

Contrariamente al sesso vaniglia, che mira alla soddisfazione immediata del desiderio e contrariamente alla violenza cieca, il BDSM è lentezza.

- Per trarne maggior godimento Sade si sforzava di inserire nella violenza la calma e la misura proprie della coscienza Le dissertazioni dei personaggi - nelle opere di Sade - hanno senza dubbio dei caratteri paradossali, sono le giustificazioni dell'individuo punito. Qualcosa della violenza autentica è loro estraneo, ma a prezzo di tale pesantezza, di tale lentezza, Sade riuscì, a lungo andare a connettere la coscienza con la violenza e questo gli avrebbe permesso di parlare quasi si trattasse di cose dell'oggetto del suo delirio. Con questo stratagemma della perversità di Sade - la violenza entra finalmente nella coscienza dell'umanità. Da un lato gli scritti di Sade hanno svelato l'antinomia di violenza e coscienza, ma ed è qui il loro singolare valore, essi tendono a far entrare nella coscienza ciò da cui gli uomini s'erano quasi allontanati. Essi introducono nella riflessione sulla violenza la lentezza e lo spirito di osservazione propri della coscienza." [ Bataille - L'erotismo ]

Le condizioni del gioco BDSM, il modo intenzionale in cui esso si svolge, la ripetizione e la ritualità dei gesti, il bisogno che tutto sia pensato prima di essere eseguito, la necessità di trattenere e di ricordare le sensazioni provate durante il gioco, tutto ciò conduce naturalmente alla lentezza. La lentezza impedisce l'eccesso e dal lato del dominante consente di avere sotto controllo la situazione. Lo scatenamento porta alla perdita della coscienza.

Abuso

Tra BDSM e tortura l'oggetto è lo stesso, cambia solo il punto di vista. Su una base rigorosamente fisica, può non esserci nessuna differenza fra una scena intensa di BDSM e una violenza o una situazione reale di abuso. I colpi della frusta sono reali. L'umiliazione è la degradazione sono reali. Il dolore è reale e può essere più intenso in una scena BDSM che in una situazione di abuso reale. Ma le dinamiche psicologiche soggiacenti ad una situazione di abuso fisico o mentale sono drasticamente diverse da quelle di una scena BDSM. Ci sono molti elementi che sono presenti in una scena BDSM che sono assenti in una situazione di abuso reale e viceversa che consentono di distinguerle.

Abuso fisico e psicologico. Nella vita di tutti i giorni accade a tutti indistintamente di essere autori o vittime di abusi e violenze anche gravi sia lecite che illecite. Non sempre infatti un abuso è considerato illecito e socialmente riprovato. Anche oggi esistono degli abusi reali che non sono riprovati socialmente. La cultura del non abuso ovvero dell'abuso consensuale come stile di vita è appena ai suoi inizi e qui possiamo darne solo un cenno per dimostrare che quello di cui qui si parla non è al di la del bene e del male.

Abuso sessuale. La forma di abuso più diffusa è certamente l'abuso sessuale anche perché è difficile stabilirne i confini.

Abuso BDSM. Quello che qui ci interessa è dire che esiste anche un abuso BDSM. La parte sottomessa soprattutto se donna quando si dà anche in una sola scena BDSM si espone diminuendo grandemente le proprie possibilità di difesa. In queste condizioni è possibile che i suoi limiti vengano superati volontariamente o involontariamente dalla parte superiore.  Questa situazione si configura come un abuso. E possibile anche che la parte superiore utilizzi questa vulnerabilità della parte sottomessa per scopi che sono completamente al di fuori del BDSM.

BDSM e sesso

Alcuni BDSMers sostengono, atteggiandosi a puristi, che esista una forma di BDSM senza sesso. Esiste certamente una forma di BDSM in cui non vi è rapporto sessuale, ma è difficile sostenere che prima o poi anche questo tipo di gioco BDSM non implichi un eccitamento sessuale. Vi sono delle scene e dei giochi solo di dolore, ma anche in questo caso vi è sempre una motivazione sessuale che condurrà prima o poi al godimento.

Ricordo di aver conosciuto una ragazza di trent' anni, sposata, che aveva una relazione BDSM senza rapporti sessuali con un uomo di oltre cinquanta. Il gioco era solo di sottomissione e di dolore: aghi sui seni, sigarette spente sulle mani, punizioni, umiliazioni, ma tutto questo le era in qualche modo necessario al di là del sesso vaniglia con il marito.

In ogni caso non si dà mai un gioco BDSM che sia pura e semplice espressione del piacere narcisistico di distruzione ovvero che sia esclusivamente segno del significante dell'autorità. Il godimento è nascosto, spostato, rinviato, disatteso, proibito, ma alla fine si ripresenta sempre come invincibile fine e causa di tutto. Questo è inteso, seppure non detto, in ogni definizione di BDSM.

Pervertibile

Termine coniato da David Stein. [ cfr. Dirk ] Indica tutti gli oggetti di uso comune che possono essere pervertiti, ovvero che possono avere una utilizzazione sessuale in attività erotiche o che possono comunque assumere una significato sessuale. In questo senso il termine pervertibile è contiguo al termine feticcio.

L'uso di pervertibili è estremamente diffuso nel sado - masochismo. Sono pervertibili tutti gli oggetti che si prestano tecnicamente: le mollette per stendere il bucato, la corda, le candele, il clingfilm per fasciare gli alimenti, gli imbuti, i cucchiai, gli spazzolini da denti, le spazzole, il nastro adesivo, etc.

Il concetto di pervertibile sottolinea la provenienza non sessuale di oggetti usati a scopo sessuale. Si differenzia dal feticcio in quanto il feticcio può sostituire completamente l'oggetto sessuale, mentre il pervertibile lo completa soltanto. Il pervertibile si erotizza per contatto, non è mai esso stesso l'elemento sessuale significativo, come è invece il feticcio. La sessualizzazione del pervertibile è meno completa della sessualizzazione del feticcio.

La sessualizzazione, intesa come sessualizzazione di una attività, di un comportamento, del pensiero stesso, e non solo degli oggetti è stata considerata come uno degli elementi distintivi della perversione sessuale. [ Goldberg ] Si tratta, a mio parere, di un concetto delineato in modo ancora confuso. L'opposizione tra sessuale e sessualizzato non appare chiara. 

Nel BDSM, seguendo alcune indicazioni di Stoller, si può pensare anche che la sessualizzazione agisca come maîtrise del dolore e dalla paura.

Safeword

Si definisce safeword una parola o un segno scelti arbitrariamente a cui viene convenzionalmente attribuito il potere di ottenere l'immediata sospensione o la cessazione dell'azione, qualunque essa sia e in ogni caso.

La funzione della safeword è duplice. Da una parte è di sicurezza. In caso di necessità la parte sottomessa può sempre e in ogni momento ottenere l'interruzione dell'azione che si sta svolgendo. Dall'altra parte la safeword permette di non considerare come reali, ma come eventi della scena, tutte le richieste, le suppliche e le urla che la parte sottomessa farà durante l'azione. In questo modo è possibile esaltare l'effetto evocativo della parola nelle scene fino ai limiti di resistenza della parte sottomessa.

Safeword è la marca che delimita il gioco BDSM e che consente di raggiungere l'estremo ben al di là di quello che sarebbe possibile con una normale comunicazione. I BDSMers esperti scoprono fin dove la parte sottomessa resisterà utilizzando molti altri piccoli segni che il corpo torturato lascia comunque trasparire. La safeword serve soprattutto alla parte sottomessa alla quale dà l'illusione di poter giocare con i propri limiti, mentre il BDSMers esperto non arriverà mai, se non un per errore, a far interrompere il gioco dalla safeword.

Sicurezza

Sano, sicuro e consensuale : è la formula introdotta dal movimento Gay Male S/M Activist (GMSMA) per definire gli elementi essenziali del BDSM. Sano, sicuro e consensuale sono il codice minimo del BDSM. Una relazione BDSM deve essere sempre sana, sicura e consensuale. Ciò significa che quando vi è il consenso tutto può essere fatto: nei limiti della tutela fisica e della sicurezza personale del partner. Occorre però avere presente che i limiti della tutela fisica e personale, di ciò che è sano e sicuro, variano da persona a persona e sono concretamente definibili solo all'interno di un codice e non in via astratta e universale.

Molte attività BDSM comportano comunque un certo grado di rischio ed un certo danno, che sono accettati come insiti nel gioco. Premesso che i limiti del gioco BDSM sono molto diversi da persona a persona è pur vero che in alcuni casi i limiti che consentono ad alcuni BDSMers di attingere al godimento sono ben al di là della norma ritenuta accettabile per la maggior parte delle persone. Si può fare un paragone con l'alpinismo. Il grado di rischio e di danno probabile a cui si sottopone un alpinista è certamente al di fuori della norma. Ma vi sono dei motivi sufficienti per cui questo rischio da alcuni venga ritenuto accettabile.

Elemento essenziale per la valutazione di sicurezza e consenso, è l'informazione. BDSM non è un gioco che possa essere fatto lasciandosi guidare dall'istinto. Non è un gioco che si possa fare senza avere delle precise conoscenze tecniche su ciò che si desidera fare. L'informazione, in particolare l'informazione che riguarda la sicurezza, è parte essenziale del gioco. Per alcuni aspetti BDSM è un gioco intellettuale, dove è il pensiero stesso ad essere utilizzato come strumento erotico e dove tutto ciò che viene fatto in funzione del gioco, come ad esempio la preparazione di una scena dal punto di vista della sicurezza, acquista anche esso un significato "sessuale".Dall'altra parte informazione significa anche conoscenza, da parte del dominante, delle condizioni fisiche (ad esempio si deve tenere conto di malattie come il diabete o l'epilessia) e psicologiche (paure, traumi) del sottomesso. Solo conoscendo intimamente il proprio partner si può agire con una relativa sicurezza.

Trattativa

E' buona norma, nello scambio di potere, soprattutto finché non c'è sufficiente affiatamento, che tutto quello che viene fatto sia deciso insieme e che la parte sottomessa sia informata nei minimi dettagli del gioco. Questo consente alla parte inferiore di seguire il gioco e di assecondarlo. Ma anche è corretto che siano date alla parte sottomessa tutte le informazioni sulle possibili conseguenze di ogni azione che insieme si decide di compiere. E' dovere della parte superiore conoscere ogni possibile conseguenza delle azioni che compirà sul partner.

Se condotta in modo adeguato la trattativa è di per se già parte del gioco e serve anche a creare l'atmosfera idonea al suo migliore svolgimento. La descrizione nei minimi particolari delle azioni che la parte inferiore subirà crea una attesa nella parte sottomessa, che è utile per renderla meglio disponibile al gioco. Molte delle azioni BDSM non hanno un significato erotico diretto se non sono prima vissute nell'immaginario ed occorre anche che l'immaginario dei partner rispetto alle azioni che verranno compiute si corrisponda. Lo scambio di informazioni è utile a creare ed a rendere manifesta questa corrispondenza di desiderio.

La parte sottomessa deve essere messa in grado di accettare e di desiderare quello che le sarà fatto. In una trattativa si vede dove è possibile forzare e dove vi sono delle resistenze. E' utile che la trattativa sia condotta forzando la parte sottomessa ben al di là di quello che poi effettivamente sarà il gioco reale. Ma la parte superiore dovrà essere in grado di valutare la consapevolezza del consenso ottenuto forzando la parte sottomessa. La valutazione dell'arrendevolezza durante la trattativa sarà utile come elemento di giudizio durante l'esecuzione del gioco.

A volte nella trattativa è la stessa parte sottomessa a spingere oltre il gioco. Ciò che viene manifestato in questo caso corrisponde all'immaginario della parte sottomessa e quindi deve essere sempre preso in considerazione anche se non sempre può e deve essere realizzato. Troppo spesso accade che l'immaginario della parte sottomessa sia al di là del piacere.

Vulnerabilità

IL concetto di vulnerabilità volontaria è il più innovativo introdotto dal gioco BDSM. Nelle normali condizioni della vita sociale quando una persona si rende vulnerabile si espone all'oltraggio. Quando, per qualsiasi motivo, le difese di una persona sono cadute, difficilmente non sarà colpita, offesa o danneggata senza motivo da altre persone che si sentiranno autorizzate a colpire solo perché l'altro non è in grado di rispondere alle offese. L'etica sociale, d'altronde, prescrive la competizione nella quale il più debole deve essere eliminato.

Nel gioco BDSM questa norma etica viene presa "alla lettera" e sottolineo "alla lettera". La parte sottomessa si rende volontariamente vulnerabile e si presenta al master pronta per essere colpita dichiarando che in ogni caso non opporrà nessuna difesa ai colpi che riceverà.

Il master risponde che colpirà a suo piacere prendendo però atto che non vi saranno difese ai suoi colpi e quindi venendo meno il motivo "etico" del colpire egli sa che i suoi colpi sono senza motivo, e la sua sarà perciò una crudeltà senza motivo nel senso di Spinoza.

Se condotta fino alle conseguenze estreme questa è una situazione paradossale. Occorre però tenere sempre presente che la parte sottomessa rendendosi vulnerabile lascia cadere molte delle difese naturali e si espone ad alcuni rischi reali, che non fanno parte del gioco in sé stesso, ma sono dovuti allo stato di vulnerabilità. Bisogna essere chiari, BDSM è un gioco, ma è un gioco serio e rischioso.

Sintesi

BDSM è un gioco erotico basato su ruoli accettati liberamente dai partecipanti al gioco. I ruoli di dom o di sub sono scelti intenzionalmente in quanto realizzazione di fantasmi individuali. Dominazione e sottomissione sono ruoli reciproci in cui ciascuno è la realtà per le fantasie dell'altro. BDSM è sì un gioco, ma è un gioco serio. In esso c'è un rapporto tra realtà e finzione che deve essere guidato dalla ragione.

BDSM è un gioco erotico, al pari del sesso vaniglia, anche quando non prevede sesso fra i partner, in quanto il suo fine è comunque l'eccitazione e la soddisfazione reciproca. Mentre il sesso vaniglia si limita il più delle volte alla soddisfazione di desideri fisici mettendo da parte le nostre facoltà intellettuali, BDSM invece si fonda su un gioco mentale in cui le nostre fantasie erotiche prendono una forma nella realtà. Questo stimola l'osservazione, l'analisi, e la conoscenza reciproca dei partner.

Costruire una scena BDSM non è solo la realizzazione di uno stimolo sessuale è anche immaginare una fantasia, prevedere le sensazioni che questa fantasia produrrà sul partner, costruire nella realtà questa fantasia, alimentarla con il desiderio dell'altro; è insomma, un gioco ben più complesso di un rapporto fisico tra due corpi. La tensione, il dolore, l'eccitamento, il pianto, la sorpresa, il rilassamento, l'impotenza sono tutti elementi che fanno del gioco BDSM qualcosa di molto diverso dal sesso vaniglia.

La fantasia e il gioco sono universali ed anche BDSM è presente in tutte le culture, in tutte le società, in tutti i periodi storici in mille forme diverse. Ma solo in questi ultimi cinquanta anni ha cominciato ad essere riconosciuto come un elemento normale dei rapporti interpersonali. Le resistenze ad accettare BDSM sono molte. BDSM implica un punto di vista nuovo sull'uomo e sulla sua sessualità, che può essere ritenuto pericoloso ed eversivo da tutte le concezioni del mondo che non hanno un vero interesse per l'uomo.

Non è possibile condividere e sviluppare una fantasia BDSM con una persona neutra e passiva, che non risponde al vostro stimolo intensificandola con l'energia necessaria a farla rimbalzare su di voi come fantasia propria. In questo senso BDSM può essere solo consensuale, altamente comunicativo e accettabilmente sicuro.

Il consenso e la comunicazione sono necessari al nascere stesso del gioco. La sicurezza ne è la conseguenza. La comunicazione necessaria allo svilupparsi della fantasia implica l'acquisizione di conoscenze comuni che sono l'unico modo di definire la sicurezza quando la fantasia viene trasportata nella realtà.

Nel gioco BDSM non c'è posto per alcool, droghe e per tutto quello che altera il rapporto con la realtà fisica. L'accesso al corpo dell'altro è dato per definizione e quindi non occorre più nulla che faccia superare barriere culturali o divieti morali che sono tolti nell'istante stesso in cui è espresso il reciproco consenso. L'alcool e gli stimolanti sono la negazione del gioco BDSM. Diffidate di un dominante o di un sottomesso che hanno bisogno di alcool o di droghe per assumere il loro ruolo e rinunciate a giocare con loro. Essi hanno già il loro padrone.

BDSM è esplorazione di se stessi e dell'altro. Esplorare significa accedere a luoghi che non si conoscono, o che si conoscono poco o imperfettamente o da cui ci si debbono aspettare delle sorprese. Per questo motivo occorre essere vigili e circoscrivere il più possibile il territorio lasciato al caso. Come per le escursioni in montagna o le immersioni nelle profondità marine è bene ricordare sempre che è meglio, anche nel BDSM, iniziare con delle passeggiate tranquille e delle nuotate in acque basse. Questo ci permetterà di frequentare e osservare senza fretta i luoghi dove la nostra fantasia ci conduce.

MP