La mosaicità del Pentateuco

Jean Bernier
La critique du Pentateuque de Hobbes à Calmet
Honoré Champion, Paris 2010

0.01La composizione dei primi cinque libri della Bibbia: Genesi (בראשית), Esodo (שמות), Levitico (ויקרא), Numeri (במדבר), Deuteronomio (דברים), che insieme compongono la Tôrāh ( תּוֹרָה) o Pentateuco ( Πεντετεύχως) è tradizionalmente attribuita a Mosè. Questa attribuzione è riaffermata anche oggi ufficialmente sia in ambito ebraico che cattolico.

0.02 Aprendo la più autorevole traduzione italiana della Bibbia ebraica, nell'Introduzione alla Torà troviamo queste parole del Rabbino Dario Disegni:

Nel passato e specialmente nel secolo scorso, si sviluppò quella che si autodefinì "critica elevata" che sezionò la Torà escogitando una quantità di teorie fondate su ipotesi assai discutibili, per dimostrare che la Torà non è opera di Mosè né fu scritta in una sola volta, affermando che molti dei racconti in essa contenuti sono privi di qualsiasi valore storico. La Torà non sarebbe altro che il risultato dell'elaborazione di varie fonti non contemporanee, avvenute in tempo assai tardo. Tali teorie sono oggi abbandonate e considerate prive di fondamento sicché gli studiosi qualificati della Bibbia non le tengono più in considerazione.

Similmente Alfredo Ravenna nell'introduzione alla Beréšit Rabbâ dice:

Il lavoro di indagine sulla Tôrāh si basa su due principi: a) Nessuna parola del testo è superflua, quindi si deve sempre cercare il motivo di quelle parole che apparentemente si leggono come inutili ripetizioni. b) Il Signore è l'Autore primario di tutta la legge, sicché tutte le norme [..] risalgono a Mosè [..] il dotto è l'erede di Mosè.

0.03La posizione della Chiesa cattolica rimane sostanzialmente quella espressa dalla Pontificia Commissione Biblica in data 27 giugno 1906. Alla domanda:

Gli argomenti accumulati dai critici per combattere la autenticità mosaica dei sacri libri, che sono chiamati con il nome di Pentateuco, hanno tanto peso da dover affermare, malgrado le molteplici testimonianze di entrambi i Testamenti presi insieme, l'accordo perpetuo del popolo giudaico, la tradizione costante della Chiesa e gli indizi interni che si scoprono nello stesso testo, che questi libri non hanno Mosè per autore, ma che sono stati redatti attraverso l'uso di fonti per la maggior parte posteriori a Mosè?

la risposta è : No. La mosaicità del Pentateuco non è contestabile con gli argomenti addotti dai critici.

0.04Si tratta in un certo senso di posizioni condizionate dalla necessità conservare delle istituzioni e di tramandare delle convinzioni religiose così come sono state ricevute. Sostenere che Mosé sia l'autore del Pentateuco è quindi una questione di potere sacerdotale. Probabilmente lo è stata fin dall'inizio, se l'intuizione di Thomas Hobbes è ragionevolmente attendibile. Si tratta cioè di un problema teologico-politico.

uno degli sviluppi più radicali e più promettenti rispetto alla teoria tradizionale è il graduale riconoscimento del fatto che gli scribi responsabili della composizione del Pentateuco non erano semplici compilatori di fonti antiche, ma erano animati da un preciso progetto teologico.

0.05Dal punto di vista strettamente conoscitivo la questione si è quindi profondamente trasformata. Archeologia ed esegesi del testo biblico hanno radicalmente modificato i dati del problema. La storia biblica che ci racconta l'archeologia è diversa da quella narrata dalla Bibbia [cfr. Finkelstein - Silberman]. Il testo biblico su cui oggi si discute è diverso da quello che si leggeva fino a qualche secolo fa. Non perché il testo sia cambiato, ma perchè gli strumenti di lettura che abbiamo a disposizione hanno modificato il nostro modo di leggerlo.

La mosaicità del Pentateuco messa in dubbio

1.01Il bel libro di Jean Bernier, La critique du Pentateuque de Hobbes à Calmet ci consente di ripercorrere uno snodo fondamentale della storia dell'esegesi biblica.

L'objectif de ce livre est d'analyser deux nœuds de débat sur le Pentateuque qui furent perçus par plusieurs auteurs de la seconde moitié du dix-septième siècle et du debut du dix-huitième comme susceptibles de répercussions fondamentales...

1.02L'originalità dell'approccio di Bernier è nel non essersi limitato ad esporre la concezione di ciascun autore, ma di aver cercato di rappresentare le interazioni fra essi e lo sfondo su cui la messa in dubbio della mosaicità del Pentateuco ha avuto origine, per pervenire alla miglior comprensione possibile dello spazio di discorso dove più autori si incrociano sul tema del Pentateuco.

Nous avons choisi d'utiliser une autre méthode et tenté d'approfondir la question du Pentateuque à l'époque de Louis XIV en suivant de près le parcours de quelque conception qui lui étaient rattachés, sans oublier que l'énonciation d'une idée se fait toujours dans un contexte historique précis (social, politique, économique, religieux, etc.) qui agit parfois de manière déterminante sur l'agent qui pense. Le but de cette recherche n'est pas de peindre une série de tableaux qui illustraient la conception du Pentateuque développée par quelques grands penseurs, mais plutôt de parvenir à la meilleure compréhension possible de l'espace discursif où se croisèrent plusieurs auteurs sur le thème du Pentateuque.

1.02Ciò avviene sullo sfondo della rivoluzione epistemologica del XVII° secolo, utilizzando gli strumenti della nuova scienza e comporta, dal punto di vista della religiosità tradizionale, un formidabile potenziale scettico.

Le thème dominant de cette étude sera celui de la mosaïcité du Pentateuque qui joua un rôle considérable dans l'histoire intellectuelle de l'époque moderne parce que sa révocation comportait un formidable potential sceptique. En effet, le Christ et ses apôtres, selon les exégètes, avait affirme que Moïse était l'auteur du Pentateuque. Si le contraire pouvait être prouvé, les Écritures risquaient de perdre toute credibilité.

1.03La messa in dubbio della mosaicità del Pentateuco non costituisce una novità, essa risale molto indietro nel tempo - i Nazareni, Aben Ezra, etc. - ma nel XVII secolo assume un particolare rilievo attraverso gli scritti di pensatori che hanno segnato la storia del pensiero occidentale, come Hobbes e Spinoza.

En effet, à la base des projets de Hobbes, La Peyrère, Spinoza, Simon et Le Clerc se trouve la revendication d'une autonomie intellectuelle. Ces hommes pensaient avoir la capacité et le droit d'examiner rationellement des problèmes qui se posaient à leur esprit, de tirer leurs propres conclusions et le soutenir fermenent, même contre des voix respectées, nombreuses et anciennes. Une attitude critique constitua le cadre général de leur réflexions.

1.04Sebbene di diversa nazionalità e religione, in questi autori si ritrovano sia la rivendicazione dell'autonomia del pensiero sia la critica del testo.

Hobbes et La Peyrère n'avaient pas cependant développé beaucoup leur conception de la critique biblique. Plutôt que d'y exposer des principes méthodologiques, ils avaient choisi de présenter assez sommairement leur conclusions. Chez leur trois successeurs, Spinoza, Simon et Le Clerc, nous retrouvons toutefois plusieurs passages qui éclairent leur conception de la méthode à suivre pour bien interpréter la Bible.
Malgré des formulations assez contrastées, les trois critiques s'entendaient sur le fait que la nouvelle méthode critique devait contenir à sa base deux éléments principaux: l'histoire et la philologie. Il fallait que la critique, libéré de tous préjugés, replace la Bible dans son contexte historique et recherche le véritable sens voulu par les auteurs.
Les trois auteurs s'opposaient ainsi à une approche que nous pourrions qualifier globalement de théologique du texte biblique, et sourtout aux excès où celle-ci pouvait mener. L'inconvénient majeur de cette approche était, selon eux, qu'elle permettait au lecteur d'adapter le texte biblique à ses propres convinction. [..] Elle permettait aux théologiens de tirer des conclusions du texte divergentes du sens original voulu par l'auteur. Spinoza, Simon et Le Clerc étaient pour leur part surtout intéressés à découvrir le sens littéral des livres sacrés, qu'ils concevaient comme différent du sens théologiques.

1.05Nonostante la comunanza di metodo e di risultati i cinque autori rimangono fra loro isolati per diverse ragioni, in primo luogo certamente per evitare di essere accomunati alle accuse di eresia che ciascuno di essi comunque riceveva.

Les textes sacrés ne pouvaient être bien compris, selon eux, sans l'aide de solides connaissances historiques et linguistiques. Pourtant, malgré le fait qu'ils s'accordaient sur ces principes importants, les cinq critiques du Pentateuque menèrent leur combats seuls, sans s'unir. La Peyrère et Hobbes se connaissaient possiblement et ils partageaient certaines idées sur la Bible, mais jamais La Peyrère ne fit mention de Hobbes dans ses livres. Spinoza possédait des livres de Hobbes et La Peyrère dans sa bibliothèque et, par une analyse du contenu du Traité théologico-politique tout porte à croire qu'il les avait lu attentivement, mais encose ici, le silence à propos de ces auteurs est entier dans les section consacrées à la critique biblique. Richard Simon avait bien sûr lu Spinoza et il avoua dans sa lettre à Pirot que Spinoza a pu avancer dans son livre plusieurs choses véritables mais il s'empressa de prèciser qu'il en avait tiré des conséquences fausses et impies.
De toute evidence, un auteur qui osait exprimer des idées en marge de l'orthodoxie religieuse risquait fortement de recevoir le sceau de persona non grata dans plusieurs segment de la société et particulièrement auprès des autorités religieuses et politiques.

1.01Come osserva Bernier l'ostilità che si manifesta fra questi scrittori è una esigenza politica di autoprotezione.

Les écrivains qui choisissaient de traiter d'un sujet déjà aboordé par un de ces critiques devaient éviter de mentionner leurs noms ou, encore mieux, marquer leur distance envers eux en le critiquant à leur tour. Plusieurs des attaques de Richard Simon contre Spinoza doivent être lues dans cette perspective.

1.01 Il ragionamento di Hobbes è il seguente: Mosé non può aver scritto tutti i libri del Pentateuco perché in alcuni versetti vengono citati fatti che non può aver conosciuto. Solo il dono della profezia può essere invocato per sostenere l'attribuzione del Pentateuco a Mosé.

1.01Pur affermando la stessa idea, cioè che il Pentateuco non è stato scritto da Mosé, Hobbes e Spinoza hanno due obiettivi diversi. Se come vuole Hobbes, la fede non può essere comandata dall'esterno, così non è per i contenuti della fede, che devono seguire la ragione. In questo senso però, la posizione di Hobbes e Spinoza coincide.

l'argumentation à laquelle se rattache la critique biblique de Hobbes vise un but entièrement opposé à celui que Spinoza poursuit dans le Traité théologico-politique. Hobbes se propose de démontrer dans le Leviathan que si la foi, en tant qu'adhésion de l'âme , ne saurait être commandée du dehors, il n'en est pas du contenu de la foi.

1.01In Hobbes, inoltre, il tema della mosaicità del Pentateuco è strettamente connesso con l'origine del potere ecclesiastico.

Au fond, c'est l'esprit critique et la liberté de conscience que Hobbes combat, en démontrant la nécessité de la subordination du pouvoir spirituel au pouvoir temporel.

1.01

La thèse de la subordination du pouvoir spirituel au pouvoir temporel suivant laquelle nul ne peut servir deux maîtres à la fois, même et sourtout si l'un d'eux gouverne les esprit, fait partie intégrante de l'idéologie totalitaire de l'État. Aussi, à première vue, Spinoza semble suivre la doctrine politique de Hobbes sui souvient que la religion doit être d'abord et avant tout au service de l'État [..] Or, si Spinoza affirme que l'État a le droit de combattre les opinions séditieuses [..] l'objet même de sa demontration, dans le TTP, c'est que la liberté de juger ne represente aucun danger pour la paix intérieure [..]
MP

Bibliografia

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