La favola delle membra e dello stomaco

La favola esopea

Testo greco

Κοιλία καὶ πόδες. Κοιλία καὶ πόδες περὶ δυνάμεως ἤριζον. Παρ' ἕκαστα δὲ τῶν ποδῶν λεγόντων ὅτι τοσοῦτον προέχουσι τῇ ισχύι ὡς καὶ αὐτὴν τὴν γαστέρα βαστάζειν, ἐκείνη ἀπεκρίνατο· "Ἀλλ', ὦ οὗτοι, ἐὰν μὴ ἐγὼ τροφὴν ὑμῖν παράσχωμαι, οὐδὲ ὑμεῖς βαστάζειν δυνήσεσθε." Οὕτω καὶ ἐπὶ τῶν στρατευμάτων τὸ μηδὲν ἐπὶ τὸ πολὺ πλῆθος, ἐὰν μὴ οἱ στρατηγοὶ ἄριστα φρονῶσιν. [159]

L'interpretazione di Erasmo

Interpretazione: Al popolo piace credere alle favole. Variante interpretativa: Il popolo si lascia ingannare dai racconti di chi governa perché è ignorante.

Versione latina

26. Verum ut ad id quod institueram, revertar: quae vis saxeos, quernos, et agrestes illos homines in civitatem coegit, nisi adulatio? Nihil enim aliud significat illa Amphionis et Orpheil cithara. Quae res plebem Romanam iam extrema molientem, in concordiam civitatis revocavit? Num oratio philosophica? Minime. Imo ridiculus ac puerilis apologus de ventre, reliquisque corporis membris confictus. Idem valuit Themistoclis apologus consimilis de vulpe et ericio. Quae Sapientis oratio tantumdem potuisset, quantum commentitia illa cerva Sertorii potuit quantum Laconis illius de duobus canibus deque vellendis equinae caudae pilis ridendum commentum? Ut ne quid dicam de Minoe, deque Numa, quorum uterque fabulosis inventis stultam multitudinem rexit. Huiusmodi nugis commovetur ingens ac potens illa bellua, populus.

Traduzione in italiano

26. Ora veniamo ad altro. Quale forza della natura, secondo voi, unisce fra loro in società un'accozzaglia di uomini dal cuore duro come pietra e inflessibili come querce? È l'adulazione. Questo è il significato delle cetre di Anfione e di Orfeo. E che cosa ha ricondotto il popolo romano alla concordia, quando era sull'orlo dello sfacelo? Un discorso filosofico? No di certo! È stata una favola per bambini, quella dello stomaco e delle membra. Un miracolo simile lo compì Temistocle con la favola della volpe e del riccio. Quale dissertazione filosofica ha mai ottenuto l'effetto che ottenne Sertorio con la storiella della cerva, o Licurgo con la favola dei due cani spartani e ancora lo stesso Sertorio con la parabola dei crini di cavallo? Per non parlare di Minosse e di Numa, che grazie alle loro fantastiche trovate riuscirono a piegare al loro volere il popolo ignorante. Le storie più banali riescono a domare quel grosso bestione che è il popolo.

MP

Bibliografia

ARLIMA - Archives de littérature du Moyen Âge
- Recueils de fables ésopiques, uRL
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