Il paradosso della sicurezza sociale

Consideriamo il teorema standard avanzato da Aaron [1966] che afferma che uno schema di assicurazione pensionistica a ripartizione considerato come un contratto sociale intergenerazionale è più conveniente di uno schema di assicurazione pensionistica a capitalizzazione quando il tasso di crescita g è maggiore di r, tasso di interesse, mentre l'opposto è vero nel caso opposto.

Necessariamente esisterà, dal punto di vista matematico, un punto di equilibrio in cui non si verificheranno differenze di rendimento e di prestazioni tra i sistemi pensionistici a ripartizione e quelli a capitalizzazione.

Il teorema di A. consiste nella dimostrazione che, se il rendimento del regime a capitalizzazione è uguale al tasso di crescita della massa salariale, i due sistemi risultano uguali, nel senso che per pari livello dei contributi si avranno pari prestazioni pensionistiche.

A partire dalla fine degli anni settanta del novecento r è stato costantemente superiore a g, inoltre si deve tenere conto del fatto che il tasso di crescita non coincide sempre con il tasso di crescita della massa salariale w, che dipende a sua volta dal saggio di incremento del numero dei lavoratori e da quello della remunerazione media.

g è solo un proxy imperfetto di w

Per conseguenza legare lo schema pensionistico a ripartizione a g anziché a w può portare alla paradossale conseguenza che [..] più g è elevato, più cresce lo sbilancio dello schema assicurativo.

Ciò significa, in buona sostanza, che, per mantenere l'equilibrio, nello schema assicurativo a ripartizione la spesa eccedente le entrate deve essere ripartito sulla fiscalità generale (come vorrebbe il principio generale della ripartizione) oppure si devono aumentare i contributi a carico dei lavoratori attivi (questa è stata la scelta del Legislatore italiano, che ha anche, per buon peso, diminuito il valore futuro di questi contributi).

Le differenze dal punto di vista matematico non esistono. Esistono differenze dal punto di vista del rischio. Nel caso dello schema assicurativo a ripartizione il rischio è collettivo e legato alle capacità ed alla buona fede del legislatore. Nel caso dello schema assicurativo a capitalizzazione il rischio è individuale ed è legato alle capacità ed alla buona fede dell'assicuratore.

Dal punto di vista del costo informativo il sistema a ripartizione non richiede un particolare impegno e quindi ha un costo minore del sistema a capitalizzazione, ma nel lungo periodo sono entrambi insostenibili.

Nel lungo periodo i sistemi a ripartizione non sono in grado, in nessun caso, di mantenere la sostenibilite dell'equità intergenerazionale. Viceversa i sistemi a capitalizzazione non sono in grado di sostenere, in nessun caso, l'equità fra gli individui.

MP

Bibliografia

Hanry Aaron
- The social insurance paradox, in Canadian Journal of Economics and Political Science, 1966
Francesco Forte
- Paradossi e illusioni degli schemi di pensione a ripartizione, come contratti sociali intergenerazionali, in Domenico da Empoli e Gilberto Muraro (a cura di), Verso un nuovo stato sociale, Franco Angeli, Milano, 1997, pp. 307-320