Democrazia rappresentativa

Crisi di un modello politico

C'è realmente qualcuno che, andando in cerca di un gruppo di persone sagge e sensibili che lo dirigano per il suo bene, sceglierebbe i membri delle due camere del Congresso?

1.01La conoscenza delle cause è uno dei principi guida del pensiero. L'agire politico non sfugge a questa regola. Una delle cause, forse la più importante, del declino dell'Italia è imputabile al cattivo funzionamento del sistema partitico - parlamentare. Nel dopoguerra il Legislatore italiano ha prodotto leggi di cattiva qualità. Questo è l'assunto che mi propongo di dimostrare.

Alcuni esempi di mala legislazione da parte del Parlamento italiano

  • Riforma pensionistica 1969 e successive modificazioni.
  • Ritardo nella legislazione sull'amianto, dovuta con ogni probabilità ad azione di corruzione dei partiti, e successiva legificazione ipercompensatoria.
  • Legge sul referendum ed errata applicazione del quorum.
  • Abolizione dell'imposta di successione, dovuta ad interessi personali di Silvio Berlusconi e sua successiva reintroduzione con vulnus dell'art. 3 della Costituzione.
  • Mancato rispetto dell'esito del referendum sul finanziamento publico dei partiti
  • Legge elettorale porcellum e mancato rispetto da parte della Corte Costituzionale della richiesta di referendum firmata da oltre un milione di cittadini.
  • Modalità ed esiti delle privatizzazioni
  • Ripetute riforme della scuola a distanza di pochi anni una dall'altra, segno di manifesta incapacità.
  • Ripetuti condoni fiscali, edilizi, indulti e amnistie senza aver prodotto una legislazione atta ad ovviare alle loro cause.

Come ovviare al malfunzionamento degli organi di produzione dei sistemi legislativi? Data questa situazione una riforma del Parlamento da parte del Parlamento non appare praticabile, né verosimile. Qui introduco un'idea alternativa. Ipotizziamo che in uno stesso territorio, geograficamente limitato, l'Italia ad esempio, esistano contemporaneamente due sistemi legislativi in concorrenza tra loro e ciascun cittadino possa liberamente aderire al sistema legislativo che preferisce? Si avranno due leggi elettorali, due regolamenti fiscali, due apparati giudiziari, due sistemi di welfare. Ovviamente andranno concordati tra i due sistemi legislativi i comportamenti dei cittadini nelle zone di legislazione in cui la competenza di uno si sovrappone a quella dell'altro. Ad esempio se di due sistemi legislativi prevedono pene diverse per lo stesso reato si porrà un problema nel caso in cui un cliente di uno dei due sistemi legislativi perpetretà un reato ai danni di un cliente dell'altro, come già oggi accade fra sistemi legislativi statali.

L'evoluzione della globalizzazione ci porta sempre più ad immaginare un mondo indiviso geograficamente. All'interno di questo mondo indiviso così come ciascuno dovrebbe poter mantenere la propria religione dovrebbe anche poter mantenere le proprie convinzioni politiche e ideologiche senza essere messo in minoranza. Ciò è possibile soltanto se sullo stesso territorio geografico ciascuno può scegliere a quale sistema legislativo aderire. Si tratta di un'estensione dell'applicazione del principio di tolleranza lockeano alla politica. Di conseguenza la libertà di sceltà darà origine ad una concorrenza economica tra sistemi legislativi diversi. Possiamo denominare agenzie legislative o agenzie politiche questi organismi produttori di legislazione. Possiamo anche immaginare che le agenzie legislative si estendano anche al di fuori del territorio di un singolo Stato e abbiano competenza in più nazioni, per cui si avranno in più territori geografici le stesse agenzie legislative in concorrenza.

Su questa ipotesi, prima di iniziare a scrivere l'articolo, vorrei avere qualche riscontro da quanti sono interessati al funzionamento dell'agire politico.

MP