Bonus fiscali e principio di uguaglianza

Il sistema degli incentivi fiscali al consumo, utilizzati ormai da molti anni dal governo italiano come stumento di stimolo della produzione industriale, è contrario al principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione

In Italia, però, nonostante l'esistenza di una Corte Costituzionale, non esiste un controllo, se non incidentale, sulla conformità delle leggi ai principi costituzionali, in particolare all'art. 3. Da qui la mancanza di un reale ed efficace controllo sulle leggi emanate.

e' ben vero che in base all'art. 28 della legge n. 87 del 1953 il controllo di legittimita' della Corte costituzionale su una legge o un atto avente forza di legge esclude ogni valutazione di natura politica e ogni sindacato sull'uso del potere discrezionale del Parlamento; tuttavia, il principio di eguaglianza, contenuto nell'art. 3 della Costituzione, rappresenta il limite ultimo della discrezionalita' del legislatore e, contemporaneamente, il metro minimo di riesame delle sue scelte, imponendo al legislatore stesso un duplice onere: di coerenza (a livello di testo o di settore legislativo: sindacato intrinseco) e di ragionevolezza (a livello di ordinamento costituzionale complessivo e di bilanciamento tra fini e valori costituzionali: sindacato estrinseco).

Ecobonus

Il Parlamento italiano si appresta ad approvare un decreto del governo guidato da Enrico Letta che reitera delle norme contrarie all'art. 3 della Costituzione italiana, che sancisce l'uguaglianza fra tutti i cittadini.

Lo sconto Irpef del 50% per i contribuenti che ristrutturano la casa si amplia. Potrà essere applicato non solo ai mobili ma anche agli elettrodomestici. L’emendamento approvato – una terza riscrittura della norma – sembra guardare tutti i “grandi elettrodomestrici, anche a libera istallazione, di classe non inferiore ad A+ (A per i forni)”. Ma in serata il ministero dello Sviluppo precisa: riguarda solo quelli da incasso.
Lo sconto, comunque, non scatterà da subito. Anche se le regole sono le stesse di quelli per il ‘bonus’ mobili, la norma – essendo una modifica parlamentare ad un decreto – entrerà in vigore solo dopo la conversione del provvedimento in legge.
La novità è stata introdotta con un emendamento nel corso del confronto sul decreto ecobonus nelle commissioni Finanze e Attività Produttive del Senato. In pratica i proprietari di immobili che stanno effettuando o che effettueranno ristrutturazioni immobiliari potranno usufruire di uno sconto Irpef del 50% per un ammontare non superiore a 96.000 euro fino alla fine dell’anno. Entro questo limite una quota di 10.000 euro può essere destinato all’acquisto di mobili a partire dal primo luglio. Solo però se sono per immobili che stanno effettuando ristrutturazioni. Ora la norma è stata estesa anche agli elettrodomestici, in pratica ai frigoriferi, alle lavatrici, alle lavastoviglie. Ma attenzione – ha precisato il ministero dello Sviluppo – “le modifiche fin qui approvate prevedono l’estensione del cosiddetto ecobonus soltanto per gli elettrodomestici da incasso e non per qualsiasi tipologia”.

La notizia è riportata da tutti i mezzi di informazione più o meno negli stessi termini, senza alcun commento sulla congruità della norma. A titolo di esempio riporto una diversa - ma uguale - versione della notizia.

Tra gli incentivi previsti dal decreto sulle ristrutturazioni edilizie e l'efficienza energetica, il cosiddetto ecobonus, rientrano anche gli elettrodomestici, fino a un limite che resta di 10mila euro. E' quanto prevede un emendamento approvato dalle commissioni Industria e Finanze del Senato. Il dl prevede già che, in caso di ristrutturazione edilizia, si possano scaricare dall'Irpef le spese per l'acquisto di mobili. Lo sconto Irpef del 50% per i contribuenti che ristrutturano la casa si amplia, dunque. Potrà essere applicato non solo ai mobili ma anche agli elettrodomestici. L'emendamento approvato sembra guardare tutti i "grandi elettrodomestrici, anche a libera istallazione, di classe non inferiore ad A+ (A per i forni)". Ma poi il ministero dello Sviluppo precisa: "Riguarda solo quelli da incasso".
Lo sconto, comunque, non scatterà da subito. Anche se le regole sono le stesse di quelli per il "bonus" mobili, la norma - essendo una modifica parlamentare ad un decreto - entrerà in vigore solo dopo la conversione del provvedimento in legge.
In pratica i proprietari di immobili che stanno effettuando o che effettueranno ristrutturazioni immobiliari potranno usufruire di uno sconto Irpef del 50% per un ammontare non superiore a 96mila euro fino alla fine dell'anno. Entro questo limite una quota di 10mila euro può essere destinato all'acquisto di mobili a partire dal primo luglio. Solo però se sono per immobili che stanno effettuando ristrutturazioni. Ora la norma è stata estesa anche agli elettrodomestici, in pratica ai frigoriferi, alle lavatrici, alle lavastoviglie. Ma attenzione - ha precisato il ministero dello Sviluppo - "le modifiche fin qui approvate prevedono l'estensione del cosiddetto ecobonus soltanto per gli elettrodomestici da incasso e non per qualsiasi tipologia".
MP