Il problema delle radici...

Sylvain Gouguenheim
Aristotele contro Averroè
Rizzoli, Milano, 2009

Come spiegare lo straordinario successo di un libro che confonde la genealogia con la botanica?

Comment expliquer l'extraordinaire écho du texte de Sylvain Gouguenheim? Voilà un livre traitant de la diffusion médiévale d'Aristote qui ne traite sérieusement ni des traductions d'Aristote, ni d'Aristote, ni de l'histoire de la lecture ni des problèmes de la traduction; un livre qui passe les langues au trébuchet idéal du concept, sans donner la moindre attention aux réflexions des philosophes arabes sur les capacités; un livre sémantiques et la syntaxe de leur propre langue qui réduit le logos grec à un logo, l'histoire de la culture à la politique des blocs et la généalogie à la botanique ...

L'infatuazione mediatico-critica che ha accolto Aristote au Mont-Saint-Michel di Silvayn Gouguenheim si spiega con il fatto che il libro utilizza una narrazione storica per contrabbandare una tesi politico-ideologica. La storia è quella della traduzione dei libri di Aristotele dal greco in latino da parte dei monaci di Mont-Saint-Michel. La tesi o meglio le tesi perché secondo Alain de Libera gli obiettivi designati del libro sono due: il debito dell'Europa nei riguardi dell'Islam nei panni dello stesso de Libera e il debito nei riguardi dei Greci nei panni di Marcel Detienne.

Aristote au Mont-Saint-Michel a deux cibles désignées. L'une a capté l'attention de la presse (du Figaro à Valeurs actuelles: la thèse néo-etno-centrique dite de la dette de l'Europe à l'égard de l'Islam, en gros, la mienne [Penser au Moyen Age]. L'autre est passée entièrement inapercue8: la thèse double de Marcel Detienne: les Européens ne doivent rien - ou peu - aux Grecs et ceux-ci perdent leur originalité à la lumière de l'anthropologie comparée. Scandale des scandales: Detienne nie par conséquent cette théorie comme mythologie de l'origine - une mythidéologie - fondée par Ernest Lavisse et reprise par Fernand Braudel. (AMS, p. 173)

Questa la nota di Introvigne:

Nell’ultimo capitolo, dedicato ai Problemi di civiltà (pp. 167-196), Gouguenheim critica particolarmente le tesi dello storico e antropologo belga Marcel Detienne, secondo cui qualunque riferimento alle «radici», all’«identità» e all’«eredità greca» dell’Europa genererebbe necessariamente etnocentrismo, xenofobia e razzismo. A prescindere dalla valenza politica delle sue tesi, Detienne – che si presenta consapevolmente come erede del 1968 e dello strutturalismo – afferma che non esiste nessun «miracolo greco» e che l’idea secondo cui la Grecia abbia avuto una cultura superiore, per esempio, all’Etiopia precristiana o alla Polinesia è alle radici del «conservatorismo» internazionale. Per esempio, i miti polinesiani sugli dei sarebbero superiori alla mitologia greca e le tribù ochollo dell’Etiopia avrebbero avuto una pratica antichissima di assemblee elettive che potrebbe essere paragonata alla democrazia ateniese a tutto favore degli ochollo. Il problema, ribatte Gouguenheim, è che né gli ochollo né i polinesiani, a differenza dei greci, hanno proposto una «riflessione scritta» (ibid., p. 174) o una auto-analisi problematica delle loro pratiche e dei loro miti, e neppure a fortiori tali mitologie e società sono state conosciute dall’Europa o la hanno influenzata. Qui sta il ruolo storico e anche la grandezza della Grecia, mentre le tesi di Detienne (che pure vanta una carriera di tutto rispetto come grecista) si risolvono in una delle tante apologie del relativismo dominante.

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Che dalla presenza di una scuola di traduttori dei testi di Aristotele direttamente dal greco in latino nel XII secolo a Mont-Saint-Michel ne consegua che l'influenza del pensiero arabo sulla trasmissione del pensiero greco all'occidente sia irrilevante è una tesi del tutto opinabile. Il reverendo padre Battaillon compie una demolizione pressoché totale della ricostruzione dei fatti esposta al capitolo III del libro di Gouguenheim.

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La stessa polemica seguita all'uscita del libro di Gouguenheim mi sembra riproduca, in senso inverso, quella seguita alla publicazione libro di Miguel Asín Palacios su Dante e l'Islam. L'argomento è sostanzialmente lo stesso: l'influenza del pensiero islamico sulla cultura medievale europea. Nel primo caso si tratta della trasmissione della filosofia greca, nel secondo della genesi della Divina commedia. La polemica verte sul valore da assegnare ai fatti e alla loro dimostrazione.

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Il problema delle radici greche, o islamiche, o cristiane o, perché no, ebraiche dell'Occidente è, dal punto di vista storico, un falso problema.

La ricerca storica si occupa essenzialmente di ricostruire e di interpretare i fatti storici. Ricostruire e interpretare sono due momenti separati, in cui l'interpretazione ha, dal punto di vista scientifico, un ruolo marginale essendo prevalente la necessità di stabilire con sicurezza lo svolgersi degli eventi indipendentemente da ogni valutazione, mentre ne ha uno rilevante nella prospettiva del senso comune là dove ciò che è accaduto viene traguardato in funzione dell'attualità. Ma la ricostruzione dei fatti operata dalla storia non è mai neutra poiché, al modo della fisica quantistica, l'osservatore agisce su di essa.

MP

Bibliografia

Miguel Asín Palacios
- Dante e l'Islam., vol. I L'escatologia nella divina commedia. , vol. II Storia e critica di una polemica, Pratiche Editrice, Parma, 1994
Abdurrahmân Badawī
- La transmission de la philosophie grecque au monde arabe, Vrin, Paris, 1968
Louis-Jacques Bataillon
- Sur Aristote et le Mont Saint-Michel. Notes de lecture , in Revue des sciences philosophiques et théologiques 2008:2, pp. 329-334; poi in Max Lejbowicz (ed.), L'Islam médiéval en terres chrétiennes: Science et idéologie, Presses universitaires du septentrion, Villeneuve d'Ascq, 2008, p. 105-114
Jozef Brams
- La riscoperta di Aristotele in occidente, tr. Antonio Tombolini, Jaca Book, 2003
Alain de Libera
- Aristote au Mont-de-Piété, Critique, n. 740-741, 2009,
- Lost in translation, La pensée de midi, 2008:4 (N° 26)
- Penser au Moyen Âge, Seuil, Paris, 1991
Marcel Detienne
- Comment être autochtone?, Paris, Le Seuil, 2003.
- Les Grecs et nous, Paris, Perrin, 2005
- L'identité nationale, une énigme, Paris, Gallimard, 2010.
Silvayn Gouguenheim
- Aristote au Mont Saint-Michel. Les racines grecques de l'Europe chrétienne, Seuil, Paris, 2008
- Aristotele contro Averroè. Come cristianesimo e Islam salvarono il pensiero greco, tr.Sara Arena, Rizzoli, Milano, 2009
Dimitri Gutas
- Greek Thought, Arabic Culture: the Graeco-Arabic translation movement in Baghdad and early Abbasid society (2nd-4th/8th-10th centuries), Routledge, London-New York, 1998
- Pensiero greco e cultura araba, tr. Cecilia Martini, Einaudi, 2002
Massimo Introvigne
- L’Europa, il sole di Apollo e il sole di Allâh. Una riflessione sul caso Gouguenheim, cesnur.org, pubblicato con lievi modifiche redazionali come Apollo vs. Allah: Quando il testo è solo un pretesto ne il Domenicale. Settimanale di cultura, anno 7, n. 23, 7 giugno 2008, pp. 4-5
Max Lejbowicz
- Sylvain Gouguenheim, Aristote au Mont-Saint-Michel. Les racines grecques de l’Europe chrétienne, in Cahiers de recherches médiévales, Comptes rendus, 2008
Florian Louis
- L'affaire Aristote: retour sur un emballement historiographico-médiatique, Acta fabula, vol. 9, n° 5, Mai 2008
Coloman Viola
- Aristote au Mont Saint Michel, in Raymonde Foreville (ed.), Millénaire monastique du Mont Saint-Michel, vol. II. Vie montoise et rayonnement intellectuel, P. Lethielleux, Paris, 1967, pp. 289-312