America

Richard A. Posner
La crisi della democrazia capitalista
Università Bocconi Editore, 2010

1. Uguaglianza nella libertà

1.01 Gli Stati Uniti d'America sono un paese in rapida evoluzione. Poiché, come osserva Tocqueville, l'America anticipa ciò che accadrà nel mondo, osservare e capire ciò che si sta svolgendo oggi nella società americana significa non trovarsi impreparati a ciò che accadrà domani in Europa. Sebbene lo spirito del popolo americano sia profondamente diverso dall'anima europea. Per dare alcuni punti di confronto utilizzerò come introduzione alcuni concetti del bel libro di Hans Morgenthau.

È caratteristico degli Stati Uniti il fatto che essi devono la propria esistenza a un consenso minimo ed insieme unanime: e solo perché era minimo ed insieme unanime: e solo perché era minimo poté essere unanime. L'obiettivo di questo consenso è definito dallo scopo americano: uguaglianza nella libertà, cioè a dire uguaglianza di competizione per fini indefiniti con un minimo di interferenza politica, o per dirlo alla rovescia, un ordinamento politico abbastanza forte da dare a tutti i membri della società un possibilità di fare ciò che a loro piace.

1.02 Gli Stati Uniti si distinguono dall'Europa per la preminenza data all'uguaglianza nella libertà. Ovvero uguaglianza nella libertà di fare e di competere.

Uguaglianza nella libertà diventa libertà di competizione per l'approvazione sociale. Qui il Giudice Holmes è la voce autentica dello spirito americano: ... la miglior prova della verità è il potere che ha il pensiero di farsi accettare nella concorrenza del mercato.

1.03 La consapevolezza dell'importanza della ricchezza, intesa come principale obiettivo e misura tangibile di distinzione sociale è concomitante con la stratificazione della società americana che seguì la guerra civile.

Nessuna civiltà aveva mai considerato il possesso della ricchezza come la principale e più alta misura di eccellenza [...] L'atteggiamento popolare verso la ricchezza intesa come misura dominante di distinzione sociale è stato ambivalente. Di questa ambivalenza sono caratteristici i movimenti di protesta e di riforma sociale. Essi si oppongono al predominio della ricchezza, ma in gran parte perché disposizioni legali e sociali limitano l'uguaglianza di competizione per essa.

1.04 L'osservazione di Morgenthau è sottile, opposizione al predominio della ricchezza negli Stati Uniti è opposizione alle disposizioni che limitano l'uguaglianza di competizione.

Quest'uguaglianza reale che dava ai forti, agli inesorabili, agli assetati di potere ai furbi le stesse possibilità di qualsiasi altro, e perciò, possibilità migliori, generò il proprio diniego. L'ineguaglianza stratificata dell'America del 1912 fu il risultato dell'uguaglianza dello scopo americano. L'uguaglianza di competizione, a furia della naturale ineguaglianza dei competitori, aveva distrutto la stessa competizione; la libertà di competizione era diventata per i monopoli libertà dalla competizione. Come disse Henry D Lloyd, autore di Wealth versus Commonwealth,: La libertà produce ricchezza, e la ricchezza distrugge la libertà.

2. La grande bolla

2.01Richard A. Posner è giudice alla Corte l'Appello del Seventh Circuit e professore all'Università di Chicago, caposcuola dell'analisi economica del diritto (Law and Economics). Nel libro La crisi della democrazia capitalista svolge una analisi della crisi immobiliare americana. Il ruolo della Fed.

Dopo il 2000 [..] anziché far salire i tassi d'interesse per spezzare l'inflazione, la Fed li ha spinti verso il basso per evitare la deflazione. [...] Il presidente della Fed Alan Greenspan temeva (a torto, come si vede ora) la deflazione per effetto di una recessione provocata dal crollo della bolla del mercato azionario delle dot.com. Così la Fed ha iniziato a ridurre il tasso sui federal funds, sceso nel dicembre 2003 all'1 per cento (mentre il tasso sui mutui trentennali scivolava al 5,9 per cento e i prezzi degli alloggi erano aumentati del 42 per cento rispetto ai primi mesi del 2000. [..] L'ascesa dei prezzi degli alloggi è proseguita fino al marzo del 2006, quando il livello era di oltre l'80 per cento superiore rispetto al 2000, sebbene il tasso d'interesse sui mutui fosse già aumentato al 6,4 per cento, rispetto al minimo (5,2 per cento) nel 2003.

2.02Da ciò si può supporre che i prezzi degli immobili siano stati tenuti artificialmente alti.

Se i bassi tassi spingono i prezzi degli alloggi verso l'alto, tassi alti normalmente tendono a farli scendere.

2.03Osservazioni sensate.

L'opinione publica americana ha sopportato pazientemente l'insuccesso del capitalismo che ha portato all'attuale crisi economica. Il furore contro "Wall Street", alimentato dai demagoghi, non ha ancora ispirato tentativi seri in favore di un radicale cambiamento del nostro sistema economico. Ma con il prolungarsi della depressione economica, e soprattutto della disoccupazione, della sottoccupazione e delle riduzioni salariali aumenta il rischio di instabilità politica.

2.04Su questo si può discutere, lo faremo in altro luogo, perché a mio avviso il maggior costo del denaro per i clienti "difficili" determina un maggior rischio ed un maggior costo per le banche.

Un passo falso dell'amministrazione Obama è stato l'approvazione da parte del Congresso di una legge, proposta dall'amministrazione, che vieta alcune prassi degli emittenti di carte di credito [Credit Card Accountability, Responsability, and Disclosure Act del 2009] [..] Ad esempio una delle disposizioni vieta all'emittente di una carta di credito di aumentare il tasso di interesse nei confronti di un debitore con precedenti casi d'insolvenza.

2.05Posner è favorevole al ritorno a politiche keynesiane.

È più facile comprendere la teoria keynesiana e applicarla alla nostra situazione economica attuale se si tengono presenti un dato storico e tre affermazioni contenute nella Teoria generale. Il dato storico è che tra il 1919 e il 1939 l'Inghilterra ebbe una disoccupazione cronicamente elevata, che rimase sopra il 10 per cento e che nel 1935, quando Keynes stava completando la Teoria generale, toccò il 15 per cento. [..] La prima delle tre affermazioni è che il consumo è l'unico scopo e fine di tutta l'attività economica [UTET, p. 264] [..] La seconda affermazione riguarda l'importanza (e l'effetto deleterio) della tesaurizzazione. [..] la terza è che l'incertezza - nel senso di un rischio che a differenza del rischio di perdere alla roulette non può essere calcolato - è una caratteristica pervasiva del contesto economico, soprattutto per quanto riguarda i progetti d'investimento (volti a soddisfare consumi futuri)

2.06...!

[la chiave per capire la teoria di Keynes è distinguere tra rendere possibili gli investimenti produttivi e farli davvero]

2.07Credo si riferisca al reddito generato a livello nazionale dagli investimenti complessivi.

L'aumento di reddito generato da un investimento è tanto maggiore quanto maggiore è la percentuale di reddito spesa anziché risparmiata, e ciò vale anche quando si risparmia per investire. È un'affermazione controintuitiva. Viene infatti naturale pensare che più si risparmia per investire e più aumenta il reddito nazionale, ma ciò ignora il fatto che spendendo si aumenta il reddito di chi riceve il denaro speso. [..] L'effetto moltiplicatore aumenta con l'aumento della percentuale di reddito personale che viene spesa.

2.08Gli effetti del contesto in cui l'imprenditore opera non sono in qualsiasi caso determinabili preventivamente, ma è certo che una situazione di grave incertezza rende improbabile l'investimento.

Per quanto ottimista possa essere un imprenditore, l'incertezza del contesto economico potrebbe dissuaderlo dall'investire. [..] Quanto maggiore è la propensione a tesaurizzare, tanto più alto sarà il tasso d'interesse che un imprenditore dovrà pagare per ottenere il capitale necessario al suo investimento.

3. Capitalismo in trasformazione

3.01Il libro di Robert Reich è uno dei primi che si è occupato delle conseguenze che le trasformazioni del modello produttivo hanno avuto sul proletariato americano.

Il fatto che una società "americana" come la General Motors realizzi sostanziosi profitti è una buona notizia per i suoi mediatori strategici a Detroit e i suoi investitori americani, nonché per gli altri dirigenti e dipendenti GM, per i subappaltatori, per i fornitori e gli investitori sparsi per il mondo. Non è detto, però, che sia una buona notizia anche per i molti operai addetti a lavori ripetitivi sulle linee di montaggio a Detroit o da qualche altra parte negli Stati Uniti.

3.02I destini economici degli americani cominciano a divergere e non sono più legati all'azienda in cui lavorano, ma sempre di più alla categoria a cui appartengono. Stanno emergendo tre grandi categorie sociali:

I servizi ripetitivi legati alla produzione, comprendono tutti i tipi di mansione svolte dagli operai nell'azienda di produzione di massa. Queste mansioni vengono ripetute continuamente [...] Anche se spesso si ritiene che siano tipiche dei colletti blu, queste mansioni si roferiscono anche ad attività ripetitive di supervisione svolte da quadri intermedi, capireparto, responsabili di linea, capiufficio e capisezione che implicano l'esecuzione di controlli ripetitivi sul lavoro svolto dal personale subordinato e l'applicazione di procedute operative standard.
Anche i servizi interpersonali, che costituiscono il secondo tipo di lavoro svolto dagli americani, comportano l'esecuzione di compiti semplici e ripetitivi. [...] La differenza tra gli addetti ai servizi interpersonali e gli addetti a produzioni ripetitive è che questi servizi devono essere prestati da persona a persona [...] Gli addetti ai servizi interpersonali devono essere puntuali, affidabili e ubbidienti come gli addetti ad attività produttive ripetitive. Ma molti di loro devono avere una ulteriore caratteristica, ossia avere un comportamento piacevole.
I servizi di tipo simbolico-analitico, la terza categoria professionale, comprendono tutte le attività relative alla individuazione e soluzione dei problemi e alla intermediazione strategica. Al pari dei servizi ripetitivi legati alla produzione (ma a differenza dei servizi interpersonali) i servizi simbolico-analitici possono essere oggetto di scambio su scala mondiale e perciò sono in concorrenza con i prestatori stranieri di tali servizi.

3.03Perchè i ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri? La struttura del lavoro si è modificata sostanzialmente negli ultimi cinquanta anni. Il reddito è determinato sempre più dal tipo di attività svolta.

La tesi da me sostenuta è che il benessere economico degli americani non dipende più dalla redditività delle aziende di loro proprietà, ma dal valore con il quale contribuiscono all'economia globale con le loro capacità e la loro inventiva. Il livello di vita è determinato in misura sempre maggiore dalle attività che gli americani svolgono, anziché dal successo di entità astratte come le grandi aziende, le industrie o le economie nazionali.

3.04 La barca su cui si trovano i produttori di beni materiali addetti a mansioni ripetitive sta affondando rapidamente. Gli esempi sono infiniti e sono sostanzialmente legati alla concorrenza mondiale sul mercato del lavoro. Ma anche la seconda delle tre barche, quella su cui si trovano gli addetti ai servizi interpersonali sta affondando, solo un pò più lentamente, mentre il vascello su cui viaggia la classe creativa viaggia con sicurezza.

Verso la metà di questo secolo, quando l'America era un mercato nazionale dominato da grandi gruppi a struttura piramidale, esistevano limiti ai guadagni di coloro che si trovavano ai vertici [...] il mercato per i loro servizi era in gran parte limitato entro i confini nazionali. Inoltre, qualunque contributo concettuale avessero apportato, il vantaggio economico per l'azienda sarebbe stato piccolo in confronto ai vantaggi dell'economia di scala, che rimaneva sempre l'unico termine di riferimento per misurare il valore di qualsiasi innovazione. [...] Negli anni novanta, al contrario, i guadagni degli analisti simbolici non erano limitati dalle dimensioni del mercato nazionale, nè dal volume di produzione delle aziende per le quali essi lavoravano. Il mercato aveva assunto dimensioni mondiali e il valore dei risultati del lavoro concettuale era superiore a quello conseguente alle economie di scala.

3.05Cominciano ad acquistare valore beni immateriali.

il tenore di vita è qualcosa di più del benessere materiale che si può acquistare con il denaro. Aria e acqua pura, sicurezza personale e panorami gradevoli sono aspetti della vita a cui gli individui più consapevoli attribuiscono un notevole valore.

3.06La trasformazione nella formazione dei redditi ha comportato una corrispondente trasformazione nell'imposizione fiscale.

Nel 1917 alla vigilia della prima guerra mondiale, Woodrow Wilson propose, e il Congresso approvò, un codice tributario che prevedeva aliquote rapidamente crescenti per l'imposta sul reddito, con un'aliquota dell'83% per lo scaglione più elevato. Nel corso degli anni venti l'aliquota massima venne notevolmente ridotta, ma nel 1935 ritornò al 79% e questa volta abbinata a una imposta sulle successioni. Naturalmente anche allora esistevano scappatoie fiscali, ma l'aliquota effettiva per i contribuenti più ricchi d'America era pur sempre attorno al 50%. [..] Oggi negli Stati Uniti l'ideale della progressività fiscale sembra vagamente antiquato.

3.07La nuova classe creativa per la sua indifferenza verso il luogo di lavoro opera anche una selezione delle imposte.

Per quanto riguarda la destinazione del reddito personale l'analista simbolico non si dimostra restio a impegnarsi in investimenti di carattere collettivo. Tuttavia il bene publico che ne consegue è condiviso soltanto con altri analisti simbolici. Gli analisti simbolici si assumono le responsabilità derivanti dal diritto di cittadinanza, ma le comunità che essi creano sono composte soltanto da cittadini i cui redditi sono simili ai loro. Così facendo gli analisti simbolicisi separano pacificamente dalla gran massa eterogenea del publico americano creando delle enclave omogenee nel cui ambito essi non devono ridistribire i loro redditi con persone meno favorite dalla sorte.
Il modello è consueto. Nel momento in cui ottengono una sospirata riduzione d'imposta, gli analisti simbolici in pratica sottraggono una parte del loro denaro destinato a preservare gli spazi publici condivisi da tutti e dedicano i risparmi agli spazi privati che essi condividono con altri analisti simbolici. Mentre si verifica un degrado dei parchi publici e delle aree destinate alla ricreazione e ai giochi di tutti, si assiste a una proliferazione di club sportivi privati, circoli del golf, del tennis, del pattinaggio e di ogni altro tipo di associazioni ricreative, i cui costi sono ripartiti tra i soci.

3.08Come ho rilevato altrove il finanziamento della cultura, quale che sia lo strumento utilizzato, ad eccezione dei vouchers, favorisce la classe abbiente.

Diversi studi hanno messo in evidenza che donazioni del genere non vanno a finire principalmente in servizi sociali per i cittadini meno fortunati della nazione, per migliorare scuole, ospedali municipali o strutture ricreative per le famiglie povere. Al contrario, la maggior parte dei contributi degli americani ricchi è destinata a luoghi dove la gente ricca va a divertirsi, ad arricchire il proprio spirito, a curarsi o a istruirsi, come musei, teatri d'opera, orchestre sinfoniche, balletti, ospedali privati (i cui clienti hanno tutti un'assicurazione contro le malattie) e università elitarie.

3.09Contro i luoghi comuni sulla carenza di manodopera.

Occorre rilevare che raramente l'espressione "carenza di manodopera" significa che non è possibile trovare personale a qualsiasi prezzo. Il vero significato è che non si possono trovare i lavoratori desiderati al prezzo che i datori di lavoro e i loro clienti sono disposti a pagare.

3.10Al di là di ogni mistificante considerazione politicamente corretta, l'immigrazione è sempre un buon affare per la classe abbiente e un disastro economico per i più poveri.

Esiste una alternativa meno costosa per gli analisti simbolici che si trovano ad affrontare una "carenza di manodopera" : aprire le frontiere agli immigrati, che sono sempre disposti a fornire servizi interpersonali per un basso salario.

4. L'ascesa della classe creativa

4.01Lo sviluppo delle nuove tecnologie e dell'economia della conoscenza hanno prodotto dei mutamenti nella struttura del lavoro e di conseguenza nello stile di vita delle persone impiegate nei lavori creativi. Questa è l'osservazione empirica da cui ha origine il libro di Richard Florida.

La creatività è diventata la merce più ricercata nella odierna economia. Eppure non si tratta propiamente di una "merce". [...] Se le persone possono essere assunte e licenziate, la loro capacità creativa non può essere comprata o venduta, nè attivata o disattivata a comando. Ecco perchè, ad esempio, assistiamo al nascere di un nuovo ordine nei luoghi di lavoro. [...] Orari regole, codici di abbigliamento sono diventati più flessibili...

4.02L'indifferenza del luogo fisico e geografico in cui si lavora ha come conseguenza che il lavoratore può scegliere il luogo che meglio si adatta alle sue preferenze.

Si è spesso detto che in un'era di alta tecnologia "la geografia è morta" e il luogo dove si opera non ha più alcuna importanza. Nulla di più lontano dal vero: osservate come le stesse imprese high-tech si concentrino in zone particolari, come la Bay Area di San Francisco, o Austin, o Seattle.

4.03Si creano così dei centri di attrazione in funzione di caratteristiche dipendenti esclusivamente dalle preferenze individuali. Ad esempio l'intelligenza delle persone da cui si è circondati può diventare un elemento determinante nella scelta del luogo dove stabilirsi!

A loro volta i creativi non si limitano a trasferirsi dove ci sono più opportunità di lavoro, ma vanno nei posti che sono centri di creatività e dove a loro piace vivere.

4.04Si determina così una separazione di questa nuova classe dalle altre che non hanno possibilità di spostarsi.

Una delle linee di frattura più significative della nostra epoca è la crescente segregazione della classe creativa dalle altre.

4.05La flessibilità diventa la caratteristica del lavoro creativo.

La differenza principale fra la classe creativa e le altre va cercata nel compito che i loro membri sono pagati per svolgere. Chi appartiene alla classe operaia o a quella dei servizi viene stipendiato, generalmente per operare secondo istruzioni, mentre chi appartiene alla classe creativa è pagato principalmente per ideare, e per questo gode, in confronto alle altre due classi, di un'autonomia e di una flessibilità ben superiori.

4.06Definizione di classe creativa

le radici della classe creativa sono economiche. [...] La mia definizione comprende quindi molti "lavoratori della conoscenza" - analisti simbolici, tecnici, professionisti - e pone l'accento sul loro specifico ruolo nell'economia. Mette in evidenza il modo in cui le persone si organizzano in raggruppamenti sociali e identità comuni, basati principalmente sulla loro funzione economica. Preferenze sociali e culturali, consumi, abitudini di acquisto e identità sociale derivano tutti da questa funzione.

4.07Le caratteristiche dei luoghi scelti dai creativi per stabilirsi non sono predeterminabili con i normali criteri della politica.

I centri creativi non prosperano grazie a fattori economici tradizionali, quali l'accesso a risorse naturali o le infrastrutture di trasporto, nè per gli incentivi delle amminitrazioni locali... hanno successo solo perchè lì le persone creative vogliono vivere. Sono poi le imprese che seguono le persone...

4.08La qualità della vita sembra essere l'unica qualità di cui i creativi tengono conto nella scelta del luogo dove stabilirsi.

Le persone creative non si trasferiscono in questi centri per i motivi tradizionali. Le infrastrutture materiali che per tante città rappresentano il perno dei programi di sviluppo - stadi sportivi, autostrade, centri commerciali e zone dedicate al turismo o al divertimento - sono irrilevanti, insufficienti, quando non del tutto sgradite a gran parte dei membri della classe creativa, i quali in una comunità cercano l'abbondanza di attrattive e di esperienze di qualità, l'apertura a ogni genere di diversità, e sopra ogni cosa la possibilità di vedere riconosciuta la propria identità di persone creative.

4.09La qualità della vita è ovviamente in funzione dello stile di vita individuale, quindi il tipo di vita sociale extralavorativo diventa un elemento determinante.

Secondo il mio focus group, quando si tratta di scegliere il luogo in cui stabilirsi, lo stile di vita è quasi sempre più importante del tipo di lavoro [..] un terzo degli intervistati ha detto che la "vita notturna" aveva un peso nella decisione di dove andare a vivere e lavorare.

4.10Qualcuno a Genova deve aver letto il libro di Richard Florida e ogni tanto viene proposta la creazione di innovativi istituti tecnologici, quartieri della cultura, Erzelli, e così via. Peccato che tutti questi progetti vengano gestiti da burocrati di partito e dal presidente della CEI cardinale Bagnasco. Significa non aver capito nulla.

MP

Bibliografia

Richard Florida
- [2003] The Rise of the Creative Class, 2002 [L'ascesa della nuova classe creativa. Stile di vita, valori, professioni, Mondadori, 2003]
Hans J. Morgenthau
- [1962] The Purpose of American Politics, Knopf, New York, 1960 [Lo scopo della politica americana, tr. Gian Paolo Biasin, il Mulino, 1962]
Richard A. Posner
- [2010] The Crisis of Capitalism Democracy, Harvard University Press, 2010 [La crisi della democrazia capitalista, tr. Marco Cupellaro, Università Bocconi Editore, EGEA, 2010]
Robert B. Reich
- [1993] The Work of Nation. Preparing Ourselves for 21st Century Capitalism, Vintage Books, 1991 [L'economia delle nazioni. Come prepararsi al capitalismo del Duemila, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 1993]