Widerlegung

Francesca Michelini
Sostanza e assoluto
La funzione di Spinoza nella scienza della logica di Hegel
Edizioni Dehoniane, Bologna, 2004

01 Il libro di Francesca Michelini, che ho trovato casualmente sugli scaffali di una biblioteca di periferia, mi permette di ritornare a riflettere su quanto avevo scritto, ormai, molti anni fa.

Nelle scienze umane una teoria per essere vera non deve confutare un'altra teoria, ma deve spiegarla. Deve cioè essere più potente. [ 1 ]

02Non ricordo bene, ma credo che questa ipotesi mi sia stata suggerita dalla lettura o meglio dall'aver sfogliato la Scienza della logica di Hegel. Si tratta in ogni caso di una torsione del pensiero hegeliano.

03 Sulla traccia del libro della Michelini utilizzerò il confronto ingaggiato da Hegel con Spinoza nella Wissenschaft der Logik per riflettere, marginalmente, sulla confutazione... ammesso che sia realmente possibile confutare un sistema di pensiero.

Confutare non significa contrapporsi a una determinata dottrina nell'intento di dimostrarne la falsità; in questo modo si rischierebbe di contrapporre estrinsecamente, a una dottrina unilaterale un'altra unilateralità. [Michelini, p. 106]

04 La confutazione si rivolge ad una argomentazione ed è quindi tutta interna al pensiero. L'azione si svolge nei limiti di ciò che è pensato, anche quando l'oggetto della confutazione sia il reale. Non si dà, invece, confutazione del reale.

La confutazione non deve venire dal di fuori, ossia non deve partire da supposizioni che stan fuori di quel sistema... [ 2 ]

05 Osservazioni di tecnica argomentativa.

La vera confutazione deve penetrare dov'è il nerbo dell'avversario e prendere posizione là dove risiede la sua forza; attaccarlo fuor di lui stesso e sostenere le proprie ragioni là dove egli non si trova, non conclude a nulla.

06 Scivolamento di senso rispetto alla definizione di confutazione. Non si tratta più di mettere in evidenza le debolezze logiche di un sistema, ma di comprenderle in un punto di vista superiore,

L'unica confutazione dello spinozismo può quindi consistere soltanto in ciò che si riconosca anzitutto come essenziale e necessario il suo punto di vista, e che poi in secondo luogo si elevi questo punto di vista da se stesso al punto di vista superiore.

07 In questa prospettiva la confutazione (il passaggio al grado superiore) dello spinozismo è la trasformazione della sostanza in concetto... Là dove era la forza della sostanza spinoziana, là deve essere il concetto. Ma si tratta di un passaggio tutto mentale, il concetto è già - in Hegel - la sostanza spinoziana:

Il rapporto di sostanzialita, considerato intieramente solo in sé stesso, si trasporta al suo opposto, cioè al concetto. L'esposizione della sostanza ( contenuta nell'ultimo libro), esposizione che mena al concetto, è quindi l'unica vera confutazione dello spinozismo. È il discoprimento della sostanza, e cotesto discoprimento è la genesi del concetto...

08 Peraltro già nella Prefazione alla Fenomenologia era presente l'idea di confutazione come compimento. La confutazione consiste nel mostrare l'insufficienza del principio fondamentale (che Hegel riduce a inizio) e quindi

La confutazione sarebbe propriamente lo sviluppo del principio, e quindi il completamento di ciò che gli manca: in genere, tuttavia, essa disconosce sé stessa e bada unicamente alla propria attività negativa, senza divenire consapevole del proprio processo e risultato anche secondo il suo lato positivo. [Cicero, p. 75]

09 Infine possiamo chiederci perché l'effetto della confutazione sia l'aufhebung, la sparizione dell'argomento, in questo caso l'assoluto?

Il capitolo sull'assoluto è stato definito un vero e proprio unicum, in quanto non compare nulla di paragonabile né nelle opere precedenti la Scienza della logica, né in quelle successive... [Michelini, p. 125]

10 Hegel sà che non si danno logicamente due assoluti. L'assoluto spinoziano è unico e non può non comprendere in sé l'assoluto hegeliano. Per questo non ci può essere opposizione (superamento) tra uno e l'altro, il concetto (l'assoluto hegeliano) non può che essere già nel cuore della sostanza (l'assoluto spinoziano) e la logica può mostrare solo questa presenza. Il concetto può comprendere la sostanza, e diventa in questo modo sostanza (l'assoluto) che comprende se stessa (l'assoluto). [3]

Al concetto dell'assoluto e al rapporto della riflessione verso di esso, così come si è presentato qui, corrisponde il concetto della sostanza spinozistica. [WdL, Moni, p. 604]
MP

Note

  1. Giuseppe G. B. Cattaneo, Zugzwang, Geocities, 2003 (inutile però cercare in Geocities che ha cancellato i siti)
  2. Le citazioni seguenti sono tratte dalla WdL III, Logica soggettiva. Del concetto in generale, nella tr. Moni, p. 655-656
    Il testo completo in tedesco della WdL si trova anche su → Project Gutenberg: - Wissenschaft der Logik. Georg Wilhelm Friedrich Hegel Mit einem Vorwort von Leopold v. Henning, Berlin 1841
  3. C'è per Hegel una riflessione assoluta - nel senso etimologico di ab-soluta - che non è la riflessione di un soggetto, ma è la forma indipendente della totalità processuale in cui essa ha luogo [...] Per la riflessione assoluta vale qualcosa di non molto diverso che per il pensiero in Spinoza, per il quale si hanno le cogitationes, ma non si ha un intelletto divino che sia posto come soggetto di tali cogitationes [...] anzi, l'intelletto divino è se mai l'effetto delle cogitationes, non il soggetto di esse. Questo era quanto osservava a sua volta anche Kant, notando come per Spinoza si abbiano pensieri che pensano (e non un soggetto che pensa) [Kant, Wass heißt: sich in Denken orientieren, 1786, A, 324 Anm] [Nuzzo, p. 125]
  4. L'assoluto non è sostanzasoggetto indipendente, che possa essere pensato in sé; è piuttosto funzione o relazione della struttura conclusa del sistema [...] Questa tesi, visibilmente antispinoziana, può dirsi dimostrata, da Hegel, nel passaggio dalla logica alla dottrina del concetto. In maniera soltanto apparentemente paradossale, non è l'Assoluto ad essere veramente assoluto, ma l'idea [...] Questo assunto è confermato dal fatto che, nella stesura della logica della Enciclopedia (1817), successiva alla Scienza della logica, l'assoluto come categoria può venire del tutto eliminato ... [Nuzzo, p. 320]

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